Cultura

Potterland, nasce un parco per i fan di Hogwarts

Apre nei pressi di Londra l'area a tema che propone un suggestivo viaggio tra ambientazioni e costumi.
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Un anno dopo la parola fine, la magia di Harry Potter non smette di sedurre. A Watford Junction, un'ora e mezza dal centro di Londra, si alzerà il sipario su «Potterland», parco a tema che diviene teatro dell'«Harry Potter Studio Tour», viaggio sui set dei film della saga cinematografica nata dai bestseller di J.K. Rowling. L'esperienza comincia in una sala cinematografica con i protagonisti Daniel Radcliffe (Harry), Emma Watson (Hermione) e Rupert Grint (Ron) che invitano a seguirli attraverso il portone di Hogwarts, la celebre scuola di magia. Lo schermo si alza e appare la vera porta di quercia che permette di passare dal cinema al set.

«Mozzafiato», ha commentato Grint nel corso della presentazione alla stampa. Ci si trova poi nella Great Hall, ricostruita minuziosamente con gli stessi lastroni di pietra di York messi in posa undici anni fa. «Ogni volta che ci torno mi vengono i brividi», afferma Tom Felton (il «cattivo» Draco Malfoy). «Potterland» è «un omaggio agli innumerevoli talenti dell'industria del cinema britannico», dice Dan Dark, direttore degli studi Warner a Leavesden.

L'immaginazione diventa realtà quando ci si siede ai tavoli che nel corso degli anni i membri del cast hanno inciso col temperino «per aggiungere autenticità: dopo tutto è una scuola», spiega David Yates, il regista degli ultimi quattro film. Si passa quindi alla sala comune dei Grifondoro e di qui allo studio di Albus Silente. Fuori da Hogwarts, nella cucina di casa Weasley, invece, c'è l'orologio che permette alla mamma del clan di sapere sempre dove sono i figli. Il momento più emozionante è la passeggiata in Diagon Alley, tra la banca Gringott e il negozio di bacchette magiche di Olivander.

I set sono in un padiglione di un vecchio aerodromo in disuso, 14mila metri quadrati zeppi di ambientazioni, costumi, attrezzi di scena. Si prevede un'affluenza di 5mila visitatori al giorno. I prezzi: 28 sterline ad adulto, 21 a bambino e 83 nell'offerta famiglia. È tutto esaurito nei week-end fino a giugno e per almeno un mese nei giorni infrasettimanali.
«Su questo set ho passato dieci anni della mia vita - racconta un commosso Rupert Grint -, era casa... lontano da casa». Mentre per Evanna Lynch, la Luna Lovegood dei film, sapere che la Great Hall esiste ancora dopo esser stata distrutta al termine di «Doni della Morte, parte seconda» è «una consolazione» perché «ci possiamo tornare quando vogliamo».

Alla «riunione di classe» all'insegna della nostalgia mancano le star Daniel Radcliffe ed Emma Watson. «Ricordo quando entrai nella Great Hall per la prima volta - prosegue Grint -. Per me era tutto nuovo e non avevo idea di come si facesse un film. Quel salone era esattamente cosi, come lo vedete adesso». Per la Luna dei film, il set più significativo è lo studio di Albus Silente: «Tra l'altro ci feci il provino prima di avere la parte. Ero pietrificata». Che in «Potterland»... non manchi nulla lo conferma infine David Yates: «J.K. Rowling non smetteva di scrivere, quindi non si buttava mai niente, nell'eventualità che potesse essere riutilizzato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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