Cultura

La Pimpa compie 50 anni e arriva a teatro: a novembre sarà a Rezzato

Le scene del musical sono firmate da Altan, il papà della cagnolina a Pois: «Ancora oggi vado a riposare nel mondo della Pimpa, per distarmi da questo mondaccio dove viviamo»
Il musical a pois - Foto Daniel Bertacche
Il musical a pois - Foto Daniel Bertacche
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«Tutto è nato con un gioco per mia figlia, Francesca. Era piccolina e per divertirla le facevo disegnini con buffi pupazzi. Un giorno è venuta fuori questa cagnolina a pois. Ma non c’era alcuna intenzione di farla diventare altro». Fu così che nacque uno dei personaggi più amati e longevi dei fumetti e dell’animazione italiana: la Pimpa, la cagnolina a pallini rossi, con le lunghe orecchie e gli occhi sgranati sul mondo, che porta la firma di uno dei maestri italiani, Altan. Da quel 1975, quando la Pimpa debuttò sul Corriere dei Piccoli, sono passati 50 anni. Nel frattempo, ha conquistato albi e volumi monografici, ha una rivista tutta sua, è diventata poi cartone animato per la Rai.

La Pimpa di Altan compie 50 anni e debutta nel musical - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La Pimpa di Altan compie 50 anni e debutta nel musical - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

In teatro

Ora è pronta a far sognare anche a teatro con «Pimpa. Il Musical a Pois», lo spettacolo nato da Fondazione Aida Ets, scritto dallo stesso Altan con Enzo D’Alò, che ne firma anche la regia, e che dopo il debutto all’Estate Teatrale Veronese ora partirà in tournée: il 15 novembre sarà a Rezzato, al Teatro Ctm.

«Con D’Alò – racconta all’Ansa Altan – abbiamo pensato a una storia in cui entrasse in qualche modo Shakespeare, in omaggio a Verona». Ecco allora che nel musical, coloratissimo e pieno di sorprese (Altan firma anche le scene; nel cast, Gloria Zamprogno, Jacopo Violi, Matteo Fresch, Irene Albanese), Pimpa riceve una visita inaspettata dal grande drammaturgo inglese direttamente dalla brughiera. Con lei c’è tutto il suo fantastico mondo di animali e oggetti parlanti e ovviamente anche Armando, «il personaggio che dà alla cagnolina la sicurezza che quando tornerà a casa troverà qualcuno a cui raccontare le sue avventure. La cagnolina in fondo è una bimba anche lei, come i piccoli che la leggono».

Franvesco Tullio Altan

Firma storica di Linus, L’Espresso, Panorama e Repubblica, Francesco Tullio Altan a 83 anni disegna ancora «foglio e matita – confessa –. L’ispirazione? Non ce n’è bisogno dopo cinquant’anni di mestiere. Sono ore di lavoro che faccio volentieri». Fine disegnatore, ma anche tratto pungente con le sue vignette, come si coniugano in Altan il mondo della satira politica e un personaggio così puro per l’infanzia come la Pimpa? «Me lo chiedono spesso, non ho una risposta precisa – riflette –. Le vignette per adulti le facevo anche prima, poi è nata mia figlia e ho scoperto questo le storie per i bambini. Due dimensioni che sono andate avanti in parallelo. E ancora oggi, ogni tanto, vado a riposare nel mondo della Pimpa, per distarmi da questo mondaccio dove viviamo».

Tra i piccoli

Dal quel 1975 il mondo è cambiato, come i bambini e l’animazione. La Pimpa però continua a conquistare pubblico. «Non so – racconta Altan – uale sia il segreto della longevità della Pimpa, ma all’inizio i lettori arrivavano a 8-9 anni. Oggi l’età si è molto abbassata, intorno ai 5. Fino a quell’età i bambini non sono così cambiati, subito dopo, invece, è tutta un’altra storia, tra tecnologie, video e cellulari. Il mondo dei fumetti oggi? C’è una bella fioritura, peccato però che non esistano più le riviste». Ma in casa Altan una cagnolina di nome Pimpa c’è mai stata? «Ce ne sono stati tanti di cagnolini, l’ultima era una barboncina. Ma di Pimpa ce n’è una sola».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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