Cultura

Pedrini al brindisi rock per gli amati vinili

Sabato è il World Record Store Day. Da Pinto suoni e firmacopie. Altro appuntamento a Darfo da Disco Story
Omar Pedrini in versione acustica - Foto Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Omar Pedrini in versione acustica - Foto Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
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C’è un prima e c’è un dopo la caduta del muro di Berlino, l’arrivo di Internet, i telefonini, i social network. E c’è un prima e un dopo lo sbarco della musica online, una rivoluzione industriale discografica iniziata con i download illegali negli anni Novanta e passata per i vari Myspace, YouTube e Spotify, per citare alcuni esempi.

Per chi ha vissuto il prima, il pellegrinaggio tra gli scaffali di vinili, cassette e cd, a seconda dei tempi, è stato un momento di formazione cultural-sentimentale che nessun file Mp3 sostituirà mai. Sembriamo vecchi e nostalgici? Lo siamo, ma non è questo il punto. Per chi crede che la musica sia anche l’oggetto che la custodisce, la trasporta e la tramanda domani in calendario c’è il World Record Store Day, la giornata mondiale, cioè, dedicata ai negozi di dischi.

Da Pinto, in via Montello 59 a Brescia, si sono inventati un aperitivo rock, dalle 17, per celebrare la potenza del vinile e festeggiare degnamente i 49 anni di attività. L’ospite d’eccezione è Omar Pedrini - che non sarà accompagnato dagli altri membri dei Timoria, come invece riportato nell'edizione cartacea del GdB -, con chitarra appresso per un set acustico e una penna per autografare il vinile rosso numerato di «Che ci vado a fare a Londra», uscito in edizione limitata.

Già, perché il World Record Store Day è accompagnato dall’uscita di oltre trecento dischi speciali, come il singolo «Walking my way», dei Timoria nella versione con alla voce anche Biagio Antonacci. Nel corso dell’aperitivo interverranno anche appassionati di musica come Sandro Moiso, Ugo Buizza e Piero Tarantola. A loro il compito di recensire e raccontare dischi come il doppio live dei Grateful Dead nel 1980 a San Francisco, «Blood On The Tracks» di Bob Dylan nella prima versione per la stampa, mai uscita ufficialmente e decisamente diversa da quella definitiva, «The Guitar World According To Frank Zappa» e ancora «Imagine», di John Lennon, con mix in studio inediti.

Durante la serata Carlo Pinto conta anche sulle ospitate di Michele Gazich (impegnato nello stesso pomeriggio in una Loggetta già tutta esaurita per la presentazione del vinile di «Temuto come grido, atteso come canto») e The Crowsroads, il cui disco «On the ropes» arriva oggi nei negozi, e che in precedenza saranno, per la medesima iniziativa, da Carù a Gallarate.

«L’idea è di fare una festa tra appassionati di musica, senza una scaletta rigida - spiega Pinto -. Chi sta partecipando al ritorno del vinile, seppur di nicchia, fa parte di una generazione che non ha mai smesso di coltivare questa passione. La stiamo mantenendo e la stiamo diffondendo ai più giovani. Mettere il disco sul piatto, girarlo, ascoltare con calma, leggere i testi, le note dei dischi, scoprire l’origine delle opere e il momento storico in cui sono state concepite: per noi il disco è un oggetto culturale che dà alla musica la dignità che il digitale rischia di disperdere».

Quello cittadino non è l’unico appuntamento in programma. A Darfo, da Disco Story, Alessandro Ducoli e il Collettivo PLK presenteranno il nuovo album «Venti chilometri di paura».

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