Cultura

Oscar, l'Italia sceglie «È stata la mano di Dio» di Sorrentino

Il film è stato scelto per rappresentare il nostro Paese. Tutte le nomination verranno annunciate l'8 febbraio 2022
Paolo Sorrentino
Paolo Sorrentino
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«È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino è il film che rappresenterà l'Italia nella selezione per il miglior film internazionale agli Oscar.

Lo ha deciso la commissione di selezione, istituita presso l'Anica su richiesta dell'Academy, riunita oggi.

È stato scelto tra i 18 di cui era stata proposta la candidatura tra film distribuiti in Italia o in previsione di essere distribuiti tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. L'annuncio ufficiale di tutte le nomination sarà l'8 febbraio 2022 e la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo. 

Per Sorrentino, se la sua pellicola dovesse entrare nella cinquina che uscirà dalle nominatio ufficiali, sarebbe la seconda candidatura ai Premi Oscar.

La trama 

Presentato da Netflix, prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment (società del gruppo Fremantle), dopo essere stato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria e il premio Mastroianni al giovane protagonista Filippo Scotti, «È stata la mano di Dio» uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021. 

Scritto dallo stesso Sorrentino, il film dal regista Premio Oscar per «La grande bellezza», racconta di Fabietto, un ragazzo della Napoli degli anni Ottanta. Personale, autobiografico, il film è una storia di crescita tra innamoramenti come quello per il calciatore del Napoli Diego Maradona e una tragedia familiare che cambierà per sempre la vita del protagonista. Un racconto di destino e famiglia, amore e perdita, con l'orizzonte già segnato dal cinema. Filippo Scotti (premiato a Venezia) è il protagonista Fabietto Schisa. Nel cast corale Toni Servillo e Teresa Saponangelo sono i suoi genitori e poi ancora Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Biagio Manna, Enzo Decaro.
   

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