Cultura

Non solo «disegnini» nella nuova rivista L'Illustratore Italiano

Iniziato il crowdfunding per una nuova rivista bresciana interamente dedicata all'illustrazione
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«Be’, ma quanto ti ci vuole per fare un disegnino?». Capita che gli illustratori si sentano dire così, in un mercato, quello italiano, fatto di professionisti che faticano a vedere riconosciuto il loro ruolo nel mondo dell’editoria. Un ruolo che, per inciso, è gratificato maggiormente in contesti come quello francese o statunitense, per fare due esempi. 

Quando Maria La Duca, illustratrice bresciana e collaboratrice del Giornale di Brescia (sua è la Franca del Gdb Lavoro), si è accorta che nel settore c’era un vuoto di comunicazione, si è messa in testa di raccontarlo prima con una pagina facebook, poi con un blog ed ora con una rivista trimestrale chiamata, come il resto del progetto, «L’Illustratore Italiano», per il cui lancio è partita in questi giorni una campagna di crowdfunding online, sul sito www.ulule.com

Il progetto verrà presentato stasera dalle 18.30 alle 22.30 alla Vetrofusione di via Trento 8, in città, con una festa di lancio della raccolta fondi.

«Abbiamo iniziato la campagna per finanziare il primo numero, previsto nel marzo 2016», racconta La Duca, folgorata sulla via del disegno dopo una carriera come fisioterapista e un quasi diploma in osteopatia. Quando ha capito che non poteva mettere a tacere una passione coltivata fin da bambina, si è iscritta alla Scuola di Comics di Brescia e ha proseguito gli studi a Padova, dove frequenta il terzo anno di Illustrazione.

«Un anno fa siamo stati all’inaugurazione del Berga Urban Museum, un progetto di riqualificazione di un quartiere fatto a Vicenza con le opere di venticinque illustratori, poco dopo ho creato la pagina Facebook «L’Illustratore Italiano» per condividere notizie sul tema dell’illustrazione e soprattutto per capire quanto ci fosse da raccontare».

Materiale ce n’è e Maria, assieme al fratello Filippo, apre un blog con lo stesso nome.

«Nei primi post abbiamo parlato di Ale Giorgini o di Simone Massi, l’autore dei manifesti e dei corti di animazione del Festival del Cinema di Venezia. Il blog è realizzato a costo zero e quando ci siamo resi conto che manca nel panorama editoriale una pubblicazione di riferimento per il settore abbiamo deciso di affiancare il lavoro online a una cartacea. Dopo mesi di studio e di preventivi eccoci qua».

La stima per il primo numero è di 9mila euro («Per la sussistenza», spiega La Duca) e complessivamente un anno di pubblicazioni è stimato in 65mila euro. Il crowdfunding parte da 15 euro fino a 1260 per un abbonamento annuale con quattro disegni firmati da uno degli autori della rivista. 

«Ci saranno interviste in cui gli illustratori saranno chiamati a raccontarsi in prima persona, l’agenda degli appuntamenti o rubriche speciali. Ad esempio, invieremo disegnatori in diverse zone d’Italia per farcele raccontare con i loro reportage».

Nell’esordio su carta sono coinvolti professionisti come Riccardo Guasco, Gloria Pizzilli, Simone Massoni e Lucio Schiavon, la direzione è affidata a Alessandro Carboni, collaboratore del Giornale di Brescia. Le edizioni saranno sempre in italiano e inglese, con approfondimenti sull’illustrazione editoriale, lo storyboarding, la street art o l’editoria per l’infanzia. Poi, se qualcuno vorrà considerarli ancora disegnini, faccia pure. Ma si sbaglia.

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