Trovata a Parigi la tomba di Pietro Codini, musicista di Lumezzane

La tomba di Pietro Codini, musicista di larga fama nella Francia del primo Novecento, è stata individuata nel cimitero parigino di Bagneux dove sono sepolti artisti, scrittori, letterati, personaggi celebri come l’inventore della Coppa del Mondo di calcio, Jacques Rimet.
Il musicista
Pietro Codini era nato a Lumezzane nel 1873, figlio del maestro elementare Francesco, giunto in valle da Cigole, nel 1861. Il maestro aveva avviato alla musica i sette figli, ma Pietro (assieme al fratello Marsilio, altra figura di fervido compositore) appariva il più talentuoso. Il lavoro, le officine, non lo attiravano affatto. La vena artistica pulsava più d’ogni altra. Così prendeva il coraggio a due mani ed emigrava in Francia.

Prima a Lione, dove vive arrancando da un pasto all’altro, ma poi la sua musica si diffonde, è apprezzata ed eccolo a Parigi, al pianoforte nei locali notturni, segnatamente, nel celeberrimo Moulin Rouge, dove acquista fama. Il successo gli permette di fondare la sua casa musicale «Pietro Codini». È Il 1909. Le sue musiche sono immancabili nelle serate parigine, ma pure ampiamente vengono diffuse in tutta la Francia. Nel 1910, il giornale «La Provincia di Brescia» gli dedica ampio spazio come figura eminente nel panorama mondano e musicale della capitale francese.
La vena artistica
Maestro di pianoforte, ma anche di scherma, conoscitore di più lingue, animatore della vita notturna, Pietro vive intensamente il suo tempo e il suo ambiente. Da alcune partiture si ricavano lunghi elenchi di sue composizioni strumentali e vocali, molte andate perdute. Muore a Parigi, a 52 anni, nel 1925. Suo figlio Renzo acquisterà larga fama come pittore.
La musica
Pietro attraversa tratti di Belle Époque, dove i ritmi devono riflettere gaiezza, voglia di vivere, effervescenze oggi persino passibili di rimpianto, con quel tanto di fuga nell’operetta che finiva per incipriare anche il café chantant, dove Pietro è stato protagonista esaltato. Ha scritto moltissima musica leggera, numerose marce per banda, per citare: Roma Savoia, Brescia marsch dedicata al conte Federico Bettoni, non senza un aperto risvolto nostalgico per la sua Lumezzane là dove, nella dedica, scrive: «Lontano dalla mia diletta valle…». Per piano si possono ricordare tre valzer: il celebrato Pour toi!, Brin d’amour e Ta lettre. Il famoso cantante francese, Jean Raphaël aveva inciso diverse canzoni di Pietro, tra cui Femmes que vous êtes jolies.

I coniugi
Pietro Codini, dunque, protagonista, esecutore, compositore che poteva vantare frequentazioni con Toulouse-Lautrec, la famosa ballerina Jane Avril e col pittore Maurice Utrillo. Pietro era coniugato con l’avvenente Marguerite Chavanne, deceduta nello stesso anno del marito assieme al quale è sepolta. Sotto l’immagine del musicista la scritta: «Pietro Codini Compositeur de musique Pianiste au Moulin Rouge».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.