Mr. Rain torna al PalaGeorge, ma non più da spettatore

Il conto alla rovescia è agli sgoccioli. Dopo la prima tappa in programma sabato 9 novembre ad Ancona, Mr. Rain arriverà mercoledì 13 novembre alle 21 al PalaGeorge di Montichiari – ormai prossimo al sold out (su TicketOne rimane giusto qualche biglietto disponibile per un posto in piedi) – per il suo primo tour nei palazzetti.
Registrato il tutto esaurito al Mediolanum Forum di Assago per l’evento speciale di un anno fa, il cantante bresciano – al secolo il 32enne Mattia Balardi – torna dunque ad esibirsi dal vivo con uno show tutto suo. E quello nella struttura di via Falcone si preannuncia molto particolare. Il motivo lo svela lui stesso, che ha risposto a qualche nostra domanda durante una pausa dalle prove.
Mattia, quali sono le sue sensazioni, a pochi giorni dallo show bresciano?
Sono nato a Desenzano e cresciuto a Carpenedolo, poi mi sono trasferito per qualche tempo a Montichiari. Al concerto, tra il pubblico ci saranno tanti familiari e amici: non vedo l’ora di salire sul palco in quella che sento un po’ casa mia. Di fatto realizzerò un sogno: nel 2019 ero tra la folla ad ascoltare il concerto di Salmo, mentre adesso sarò io il protagonista del concerto nello stesso palazzetto.
Provando allora ad addentrarci di più nello spettacolo, cosa può anticiparci?
Sarà un viaggio nella mia carriera. Accompagnato da una band di sei elementi, in scaletta ho messo ovviamente alcuni brani tratti dal «Pianeta di Miller» (l’ultimo disco pubblicato con Warner Music Italy, in cui è contenuta anche «Due altalene», certificata Disco di Platino e portata a febbraio al Festival di Sanremo, ndr). Per il resto, ho scavato nel passato e ripercorro un po’ la mia discografia: ad esempio, ho rispolverato pezzi del mio primo album («Butterfly effect», datato 2018, ndr).
Forte del successo per «Superhèroes» (realizzata in duetto con Beret e certificata Disco d’oro nella penisola iberica), è da tempo in elaborazione un disco interamente in spagnolo: a cosa è dovuta questa inedita avventura?
Ci sto lavorando da un anno: desideravo portare un po’ di me all’estero. È un bel progetto che mi permette di sperimentare molto e di contaminare un po’ anche le canzoni in italiano.
Ritornando in Italia, lei è reduce da due partecipazioni accompagnate da un grande successo dei singoli presentati, e siamo ormai vicini all’annuncio dei concorrenti «big» della prossima edizione. Cosa ci può dire su Sanremo?
È una kermesse che mi ha dato tanto: ho avuto modo di conoscere persone fantastiche e vivere emozioni uniche, che resteranno sempre nel mio cuore.
Per chiudere, per il «Signor pioggia» queste ultime settimane molto piovose dovrebbero aver stimolato la scrittura di qualcosa di nuovo. È davvero così?
Sì, qualcosa ho messo nero su bianco. La concentrazione principale, però, è inevitabilmente sul tour: è bello vivere questi momenti con i fans. Sono carico: manca davvero pochissimo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
