Mika al Vittoriale: pirotecnico, colorato e straordinario showman
Uno spettacolo pirotecnico e colorato, ritmatissimo e insieme melodico, coinvolgente dal principio alla fine, condotto da straordinario showman, quale Mika indubbiamente è. Circondato da cromatismi floreali e psichedelici, pronti a trasformarsi in cartoon, elaborazioni grafiche e tante altre cose, riempiendo lo schermo alle spalle della band – a sua volta schierata su una pedana rialzata nel fondo, come in un set anni Sessanta –, Michael Holbrook Penniman Jr, in arte Mika, ha cantato (principalmente in inglese, ma anche in francese e italiano), danzato, raccontato storie, improvvisato gags (come quando il fumo di scena gli ha velato la vista), interagito in più momenti con il pubblico entusiasta (e da sold out) del Vittoriale, con tanto di escursione fino alla galleria.
Approccio da crooner, ma anche la disposizione naturalmente versatile a non lasciarsi ingabbiare in un abito solo, ha sciorinato le sue hit – da «Lollipop» a «Grace Kelly», passando per «Relax, Take It Easy», «Jane Birkin», «Good Guys, Night Time Mix», «Stardust» – con una vorticosa varietà mimica, posturale, d’atteggiamento. E con ciascuna di queste varietà ha fatto centro, regalando alla platea un divertimento magicamente senza tempo.
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