Dalla classica al pop, la nuova stagione al Conservatorio «Marenzio»

Classica e jazz, elettronica e pop, repertorio antico e sperimentazione. Ricchissimo programma per il Conservatorio «Luca Marenzio», che fino ad ottobre 2026 offre tra Brescia e Darfo 55 concerti e 86 iniziative didattiche, dalle masterclass agli incontri musicologici. «Il Conservatorio si conferma non solo luogo dell’eccellenza artistica, ma anche spazio aperto alla città e al territorio» ha evidenziato Patrizia Vastapane, da poco tornata presidente del “Marenzio”, presentando ieri il cartellone. «Sottolineo che tutti gli eventi in cartellone sono gratuiti: un’offerta culturale di grande valore per tutti».
Il direttore del Conservatorio Massimo Cotroneo ha invece introdotto così il programma: «Le coordinate fondamentali del nostro lavoro sono la didattica, la ricerca e la produzione artistica, tra loro strettamente collegate: i concerti riflettono l’impegno quotidiano di docenti e studenti. Con quasi mille allievi, siamo un’istituzione in crescita, e questo si riflette non solo nella quantità, ma anche nella qualità della rassegna».
Il programma
Impossibile, naturalmente, citare tutti gli appuntamenti in cartellone: si rimanda, anche per eventuali variazioni al programma, al sito del Conservatorio. Citiamo, perciò, gli eventi principali, a cominciare dal doppio concerto, a gennaio, dei vincitori del Premio Lombardia, entrambi studenti a Brescia, il cantante lirico Davide Peroni e il chitarrista Nicolas Falabella.
Più volte, nel corso dell’anno, sarà protagonista l’orchestra STU.D.I.O., che vede allievi e docenti suonare insieme in programmi sinfonici di particolare impegno. In vista del 200° anniversario della morte di Beethoven, che cadrà nel 2027, l’orchestra affronta l’esecuzione integrale delle sinfonie del Titano: a gennaio si ascolteranno la Quarta e la Settima, mentre a maggio – in occasione del tradizionale concerto al Teatro Grande dedicato alle vittime del terrorismo - verranno eseguite la Terza e la Quinta.
L’orchestra sarà impegnata anche nell’opera lirica – in aprile, con la farsa «La prova di un’opera seria» di Francesco Gnecco – e con il jazz per «Azione Mulligan», serata dedicata al grande sassofonista statunitense. Sempre in ambito “note blu”, da segnalare anche il doppio omaggio a Miles Davies, in giugno, in occasione del centesimo anniversario della nascita.

Ci sarà spazio per la musica antica, con l’oratorio «Il cantico de’ tre fanciulli» di Hasse, ma si nota la tendenza a esplorare nuovi repertori, come l’album «Never for ever» di Kate Bush. In chiusura, occorre ricordare l’appuntamento del 4 ottobre 2026 al Teatro Sociale, durante il quale un vasto organico vocale e strumentale affronterà pagine di Stravinskij, Puccini e Faurè.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
