Mostre: Tiziano, Manet e Modì per il 2013

Grandi nomi e grandi visioni, nel panorama delle mostre d'arte in Italia per l'anno appena iniziato. Tiziano e il Cubismo di Picasso, Braque e Leger a Roma, Modigliani a Milano, Manet a Venezia. Mentre sul versante contemporaneo la Biennale veneziana, allargando lo sguardo sul «Palazzo enciclopedico» di un'arte come visione del mondo, sintetizza il senso di tante altre esposizioni, che incroceranno l'arte figurativa con cinema, musica, fotografia, psicologia, scienza e cucina.
Roma, Milano e Venezia saranno i poli di una fitta rete di esposizioni diffusa anche nei centri minori. La capitale ospiterà, alle Scuderie del Quirinale, la mostra su Tiziano (1/3-16/6) concludendo con capolavori come il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Pala Gozzi di Ancona, la Danae di Capodimonte, il Carlo V del Prado, l'excursus sulla pittura veneziana avviato dagli anni scorsi con le mostre dedicate a Antonello, Bellini, Lotto e Tintoretto. Attorno a Tiziano ruoteranno esposizioni minori in centri periferici: a Padova si indagherà la personalità di Pietro Bembo (2/2-19/5) letterato e mecenate tra Venezia e Roma, che di Tiziano fu amico, teorizzatore della prima unificazione della lingua italiana e di un linguaggio artistico corrispondente individuato nell'opera di Raffaello e Michelangelo. A Pieve di Cadore si approfondirà il rapporto tra Tiziano e papa Alessandro VI Borgia (giugno/settembre). A Bitonto è già aperta la mostra sulla presenza di dipinti di autori veneti in Puglia, grazie ai contatti con la nobile famiglia degli Acquaviva d'Aragona (fino all'8/4).
Roma ospiterà anche arte contemporanea: al Maxxi una piccola antologica di Alighiero Boetti (dal 23/1) e una monografica del bresciano Francesco Vezzoli (a maggio); il Vittoriano proporrà il Cubismo di Picasso, Braque e Leger (7/3-23/6); il Palazzo delle Esposizioni offrirà un panorama sull'Arte a New York (23/4-21/7) e sugli Anni '70 a Roma (in autunno) tra Arte Povera e Transavanguardia.
Milano risponde con Modigliani. Le opere dell'artista livornese trapiantato a Parigi all'inizio del '900, dalla collezione di Jonas Netter che di Modì fu mecenate, saranno esposte a Palazzo Reale (date da definire, come per le altre mostre programmate dal Comune di Milano). Le rassegne dedicate all'arte figurativa comprenderanno nel corso dell'anno anche l'Arte europea dal 1945 ai nostri giorni, la scultura di Rodin (in autunno), la riscoperta del leonardesco Bernardino Luini, l'Espressionismo astratto americano attorno a Pollock, dal Witney Museum di New York, e un omaggio a Piero Manzoni nel 50° della morte. Spazio alla contaminazione, con la mostra di dipinti di Bob Dylan (dal 4/2) che rivelerà il talento pittorico del cantautore di Duluth; e con un'installazione del regista israeliano Amos Gitai (febbraio).
Un altro regista, il thailandese Apichatpong Weerasethakul (palma d'oro a Cannes nel 2010) porterà la sua installazione «Primitive» all'Hangar Bicocca (dal 7/3) dove saranno esposte anche le opere di Mike Kelley (dal 23/5) poliedrico artista tra video, installazione e musica scomparso lo scorso anno. Fotografia allo Spazio Oberdan con il maestro francese Robert Doisneau (20/2-1/5).
A Venezia sarà Edouard Manet (24/4-11/8) il protagonista a Palazzo Ducale: grazie alle opere prestate dal Musée d'Orsay di Parigi, si indagherà l'influsso dei maestri veneziani (che il pittore studiò e copiò al Louvre) sul precursore dell'Impressionismo. Spazio all'arte contemporanea, a partire dalla Biennale (1/6- 24/11), che il curatore Massimiliano Gioni intende trasformare in «Palazzo enciclopedico» chiamando artisti e non solo a «costruire un'immagine del mondo capace di sintetizzarne l'infinita varietà e ricchezza». Il Correr esporrà l'opera dello scultore britannico Anthony Caro (1/6- 24/10) i cui assemblaggi astratti di legno, metallo e materiali vari gli sono valsi il Premio Imperiale a Tokyo nel '92. Palazzo Fortuny renderà omaggio a Antoni Tàpies (1/6- 24/11), mentre la Peggy Guggenheim Collection partirà in anticipo con Postwar. Protagonisti italiani (23/2-15/4) allineando Fontana, Dorazio, Castellani, Scheggi e Arico, e proseguendo con i collages pop di Robert Motherwell (26/5-8/9) e le Avanguardie parigine fin-de-siècle: Signac, Bonnard, Redon (28/9-6/1).
Giovanna Capretti
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