Cultura

«Modelle anoressiche». Londra bacchetta Gucci

Bacchettata nei confronti di Gucci da parte dell'autorità di controllo britannica sulla pubblicità
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Bacchettata nei confronti di Gucci da parte dell'autorità di controllo britannica sulla pubblicità, che ha bollato come «irresponsabile» il comportamento della casa di moda italiana per un video diffuso nel Regno Unito nel dicembre 2015 in cui due modelle apparivano troppo magre: quasi fossero anoressiche, secondo l'accusa.

Il verdetto dell'Advertising Standards Authority (Asa) è stato reso noto oggi dai media locali. La pubblicità sotto esame era stata diffusa in particolare dal sito del Times circa quattro mesi fa, suscitando subito polemiche e denunce. E secondo le conclusione dell'autorità regolatrice londinese, le contestazione vanno considerate fondate poichè le modelle sarebbero state mostrate «magre in modo malsano», specialmente «nel torso e nelle braccia», e ai loro volti sarebbe stata data un'espressione «emaciata»: grazie anche alle sottolineature scure del make up sotto gli occhi. Di qui l'accusa di irresponsabilità rivolta agli autori di quella specifica pubblicità della maison.

Accusa a cui fanno da sfondo le molte polemiche - talora legate anche a episodi di cronaca tragici - alimentate, in Gran Bretagna e non solo, dal modello di indossatrice ai limiti dell'anoressia promosso talora nel mondo della moda e fra le giovanissime che calcano o sognano di calcare la passerella.

Gucci si è difesa sottolineando che quel video presentava le modelle citate mentre danzavano nello scenario di un party e che era destinato a un pubblico «adulto e sofisticato». E comunque rigettando ogni richiamo all'anoressia nelle fattezze delle due ragazze, definite semmai «magre e
toniche». Il verdetto dell'Asa, tuttavia, non accoglie la linea difensiva. E per la casa italiana ora potrebbero esserci conseguenze.

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