Cultura

Mauro Repetto: «La mia vita a cento all’ora dopo gli 883»

Il nuovo libro del co-fondatore degli 883 sarà presentato stasera al Teatro Der Mast di Brescia con firmacopie e un ricco parterre di ospiti
Mauro Repetto con Max Pezzali fondò gli 883 - © www.giornaledibrescia.it
Mauro Repetto con Max Pezzali fondò gli 883 - © www.giornaledibrescia.it
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«Non ho ucciso l'uomo ragno. Gli 883 e la ricerca della felicità»: è il titolo, a metà tra il difensivo e il propositivo, del libro scritto da Mauro Repetto - fondatore con Max Pezzali del duo nato a Pavia alla fine degli anni Ottanta -, in collaborazione con il giornalista, scrittore, autore televisivo e dee jay Massimo Cotto. Il volume, edito da Mondadori, sarà presentato oggi, giovedì 12 ottobre, alle 19 nel Teatro Der Mast di via Carducci 17/E, a Brescia; la coppia di autori sarà intervistata da Stefano Rizzo della Nuova Libreria Rinascita.

Dopo il firmacopie, l’appuntamento dedicato a Repetto, «eroe riluttante» della canzone italiana anni Novanta, proseguirà fino alle 23, con un ricco parterre di ospiti chiamati a omaggiare l’Andrew Ridgeley degli 883: si va da Auroro Borealo a Dario Bertolotti, da Alberto Belgesto a Simone Riccobelli, da Antonio Barone a Greg Dallavoce, da Matteo Minutola a Silvio Uboldi. La serata è prodotta da Ampelio Zecchini di Riserva del Grande (il cocktail bar che apre i battenti alle spalle del massimo teatro cittadino, in via Paganora 6/A), che ha preparato per l’occasione un menù speciale con cocktail a tema; l'ingresso è gratuito, ma gli organizzatori consigliano vivamente la prenotazione online sul sito Eventbrite.it.

Abbiamo sentito Mauro Repetto per parlare con lui dell’evento di domani e dei suoi progetti futuri.

Mauro, il titolo del suo libro serve la domanda iniziale su un piatto d’argento: che cos’è per lei la felicità?

Come il momento più bello dell’amore è quando stai salendo le scale per raggiungere la persona amata, così la felicità per me consiste nell’andare verso una meta desiderata: per farla breve, la felicità è il viaggio.

Nella sua vita i viaggi non sono di certo mancati: dall’abbandono degli 883 nel 1994 per trasferirsi negli Stati Uniti alla ricerca della modella diciassettenne di cui si era perdutamente innamorato, al ritorno in Italia per iniziare una carriera solista che non le ha dato le soddisfazioni sperate, alla partenza per la Francia, dove avrebbe cominciato a lavorare quale responsabile degli animatori di Disneyland Parigi. La sua vita è stata un romanzo ancor prima di metterla nero su bianco; a proposito, com’è nato il libro?

Per caso: Stefano Salvati (il regista di tanti video musicali girati con artisti di fama, e del film tributo agli 883 intitolato «Jolly Blu», ndr) mi ha fatto conoscere Massimo Cotto, una penna molto bella: ho trascorso insieme a Cotto una full immersion di due giorni, nel corso della quale - come un fiume in piena - gli ho mostrato a 100 all’ora il contenuto della mia anima, raccontandogli la mia vita «Rock’n’Roll», così l’ha definita Massimo.

Anche il suo futuro si annuncia almeno a 100 all’ora, dalla serie tv di Sky sulla «vera storia» degli 883 al tour che prenderà il via nella primavera del 2024: ci può anticipare qualcosa?

Innanzitutto mi lasci dire che Matteo Oscar Giuggioli, l’attore che interpreta me nella serie tv, è perfetto: serviva proprio qualcuno con un physique du rôle a metà tra James Dean e Fantozzi (ride). A proposito di Fantozzi, on stage con me nella tournée - non proporremo un concerto, ma una sorta di musical, che sarà diretto da Maurizio Colombi - avrò la bravissima cantante Célie Angelon: è la mia vocal coach, e mi tratta più o meno come la signorina Silvani trattava il povero ragionier Ugo. Insieme a noi salirà sul palco quell’one-man-band di Marco Guarnerio, che suonò nei dischi degli 883. Ci sarà da divertirsi!

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