Cultura

Maurizio Costanzo e lo «Show» a Canton Mombello: «Fu la prima volta in Italia, mi venne la febbre»

La puntata andò in onda il 18 dicembre 1985, ospite Mino Martinazzoli. L'esperienza di Brescia colpì molto il giornalista appena scomparso
Maurizio Costanzo in carcere a Brescia con Mino Martinazzoli - Foto Eden © www.giornaledibrescia.it
Maurizio Costanzo in carcere a Brescia con Mino Martinazzoli - Foto Eden © www.giornaledibrescia.it
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Quella volta che Costanzo venne a Brescia fu per una puntata speciale del «Maurizio Costanzo Show». Era il 16 dicembre 1985 e, per la prima volta in Italia, le telecamere di Retequattro facevano il loro ingresso in un carcere. Si trattava di Canton Mombello. Per l’occasione il teatro della casa circondariale cittadine si presentava gremito di detenuti - circa 300 i presenti -, agenti di custodia, operatori sociali e giornalisti. 

Gli ospiti

Lo raccontano i cronisti di allora, Sergio Castelletti e Giovanni Spinoni, dalle pagine del GdB, in cui puntuale si propone la cronaca del dibattito sullo stato di salute del sistema carcerario, cui presero parte anche il direttore di Canton Mombello Luigi Pagano; il ministro della Giustizia Mino Martinazzoli, bresciano ed esponente di spicco della Dc; l’allora sindaco Pietro Padula; il giudice di  sorveglianza Giancarlo Zappa; il primo presidente della Corte d’Appello di Brescia Riccardo Frangipane e il presidente dell’Ordine degli Avvocati Giovanni Chiodi.

L'articolo d'epoca del GdB che riferisce la cronaca della puntata del Maurizio Costanzo Show
L'articolo d'epoca del GdB che riferisce la cronaca della puntata del Maurizio Costanzo Show

«Come in un film»

La speciale puntata della durata di oltre due ore, definita dallo stesso Costanzo un «esperimento», andò in onda il 18 dicembre. All’epoca Costanzo aveva 47 anni. Nel suo libro «Le mie tele-visioni», pubblicato nel 2015, il conduttore, scrittore e sceneggiatore,  riferì di quella storica esperienza.

«La prima volta che misi piede in carcere - senza colpe mie, sia inteso - è stata nella casa circondariale di Brescia, a  Canton Mombello. (...) Mi fece molta impressione vedere le chiavi che giravano nei lucchetti delle catene, nei cancelli di ferro, nelle finestre con le sbarre. Non era un film, era tutto vero».

«La sera - prosegue -, tanto per me fu forte l’esperienza di quella puntata speciale del Maurizio Costanzo Show fatta dal carcere, avevo 38 febbre». «Brescia aprì un filone che seguìì con costanza e così il mio programma e io entrammo in una decina di gattebuie».

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