Cultura

Il dopo-Masterchef di Laura Tampellini: «Aprirò una gastronomia»

Marco Zanetti
La 29enne di Gambara, eliminata, augura un esito migliore al desenzanese Samuele Uva
Laura presenta il suo piatto allo chef Antonino Cannavacciuolo
Laura presenta il suo piatto allo chef Antonino Cannavacciuolo
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Per un bresciano che resta, un’altra se n’è andata: questo il responso di Masterchef 14. In attesa di conoscere cosa accadrà stasera nella puntata in onda dalle 21.15 in esclusiva su Sky e in streaming su Now, Laura Tampellini augura buona fortuna al desenzanese Samuele Uva («Dalla cadenza nella parlata, abbiamo capito subito di essere vicini di casa») e racconta l’avventura terminata la settimana scorsa.

L’eliminazione

«Il tempo mi ha tradito e non ho portato l’olio a temperatura per friggere correttamente le empanadas nel pressure-test – dice la 29enne di Gambara riguardo all’eliminazione patita dopo la sconfitta nella prova in esterna alle terme di Darfo Boario –. Ad ogni modo, non ho rimpianti: posso essere solo grata per l’opportunità». Un’occasione, quella di partecipare al cooking-show di Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ottenuta superando vari ostacoli.

In primis quello con se stessa: «Stavolta è servita una dose d’incoscienza e coraggio per superare la paura di non essere all’altezza, che mi aveva trattenuto dall’iscrivermi nel 2023» svela. In secondo luogo, eccola alle prese con il «blind-test» per convincere lo chef Antonino Cannavacciuolo a consegnarle il grembiule bianco, cosa di cui i colleghi Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli erano invece già sicuri dopo aver assaggiato i «tortelli di zucca delle nonne».

La famiglia

Un piatto non banale, quello preparato ai casting dalla bresciana, cuoca amatoriale, ricco anzi di ricordi: «Sono cresciuta con mia nonna Iole in cucina – spiega –. Da lei ho ereditato l’amore per i fornelli; una passione poi cresciuta grazie a un corso di bar tending e a un’esperienza come cameriera in Toscana: da lì l’ambizione di aprire una gastronomia. Se ci dovessi riuscire, ripagherei il supporto che la famiglia mi ha sempre dato, assecondando sempre le mie scelte, spesso folli».

In tal senso, la vicinanza di papà Luigi, mamma Edi, della sorella Elena nonché dei nonni paterni Luigina e Anselmo si è rivelata fondamentale per accrescere l’autostima della ragazza, che se l’è giocata alla pari con gli altri concorrenti della «masterclass».

Un viaggio, quello in tv, che non ha certo snaturato il carattere della giovane gambarese, che ci tiene a ringraziare «chi ha contribuito al mio accrescimento personale e culinario (è stata tra i migliori nell’elaborazione della prima mystery-box, ndr), chi mi ha mandato messaggi e commenti». «Pare proprio che, anche ai miei compaesani sia arrivata l’eco della mia passione, e per me vale come una vittoria» commenta Laura, ora al lavoro come barista in un rifugio in Trentino. «Se poi tutto ciò aiuta pure a concretizzare il sogno nel cassetto, ben venga: incrocio le dita».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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