Cultura

Marracash e l'hip hop che fa ballare Brescia

In quasi duemila sabato al PalaEib ad accompagnare entusiasti il rapper in una serata piena d'energia.
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«Badabum cha cha...». Il tormentone di Marracash, uno dei rapper italiani più popolari e apprezzati, ha scelto Brescia come prima tappa del nuovo tour autunnale Giusto Un Giro 2012. il rapper sabato sera si è esibito con successo al PalaEib, davanti a 1.800 giovani entusiasti.
È un mondo speciale quello del rap, che mantiene gelosamente intatto il modo di comunicare, di vestire e protestare denunciando le ingiustizie sociali. Uno stile sonoro che oggi è tornato prepotentemente alla ribalta grazie anche alla nuova tecnologia e alla moda di mischiare più generi, spesso ispirati dai modelli dell'hip-hop nero.
Eccoli, dunque, a centinaia e centinaia adolescenti e giovani in... divisa d'ordinanza rap: cappello a visiera di traverso, t-shirt, felpe, jeans, sneakers. Entusiasmo sì, ma non un sorriso, qui e là persino sguardi duri o da duri. Più «tolleranti» e divertiti, i più adulti, oltre a qualche genitore venuto ad accompagnare i figli, salvo poi essere confinati per due ore in solitudine, fuori dal branco.

Volumi altissimi al Ciambellone, un poco penalizzati dall'acustica, con vari dj set a scaldare l'ambiente prima dell'entrata di Marracash (all'anagrafe Fabio Bortolo Rizzo).
Apre Jago, seguito dal dj Tayone alla consolle e dal vocalist Deleterio, che poi sono i compagni di viaggio del protagonista. Il linguaggio mantiene lo stile diretto, spesso sboccato, ma fa parte del gioco.
E il rapper proveniente dal quartiere Barona, alla periferia di Milano, pur non essendo più uno sbarbatello, vanta capacità di raccontarla e cantarla bene, la vita di strada. In alto alla consolle dj Tayone smanetta, mentre le altre voci di Deleterio e Attila giocano con le rime del protagonista. Canzoni conosciute dal pubblico, che risponde a ogni appello-provocazione e canta ogni strofa: «King del rap», «Quando sarò morto», «Rivincita», «Sabbie mobili», «Fino a qui tutto bene», «Badabum cha cha».
Braccia che ondeggiano e seguono il ritmo mentre la voce del cantante arriva robusta e sicura da un piccolo palco tutto per lui, sommerso dalle luci. Marracash chiude lo show con «Fatti un giro», poi ringrazia il pubblico per la calorosa partecipazione alla sua performance: «Siete numerosi e mi fa piacere vedere anche tante ragazze al mio concerto». Eh, già, il gioco musicale di mister Rizzo-Marracash è ben oliato e accende alla grande l'universo giovanile: un... social-rap network dal vivo.
Andrea Croxatto

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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