Cultura

Torna il maresciallo Manassero: il nuovo libro di Vittorio Nichilo

L’occasione per scoprire «Trapassato prossimo» sarà domani, giovedì 16 ottobre, alle 18.45 alla libreria Nuova Rinascita di via della Posta
Vittorio Nichilo
Vittorio Nichilo
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Dieci racconti, altrettante storie, un’unica cornice narrativa che ha per protagonista un maresciallo dei Carabinieri decisamente sui generis. Non tanto per i suoi dati biografici – Filiberto Manassero è un piemontese cinquantenne, colto, legato alla divisa che veste, finalmente innamorato – quanto per la sua predilezione, nel risolvere i delitti di cui un bizzarro destino affolla i fascicoli della sua piccola stazione di campagna, per lo scavo delle passioni umane che macchiano di sangue le mani di soggetti quasi sempre insospettabili.

Anziane devotissime al mito di Gianni Morandi, autotrasportatori il cui inseparabile Om Leoncino oltre ai milioni di chilometri macinati porta con sé incancreniti rancori, rivalità tra amatori âgée del ciclismo, figli estenuati e mogli tradite, storie antiche (quanto e più dell’Eritrea «colonia primigenia») eppure capaci di parlare al lettore di oggi.

In un clima da provincia – piccola eppure eterna – Vittorio Nichilo, docente bresciano, saggista e collaboratore del nostro quotidiano, che con il suo personaggio condivide origini e frequentazioni dell’Alessandrino, torna a dare vita al suo carabiniere d’inchiostro in «Trapassato prossimo», titolo già evocativo – oltre che della ridda di morti – del ruolo centrale che il tempo assume nei racconti. Tempo al quale, tuttavia, ferite, debiti ma talvolta persino speranze, paiono resistere, invisibili ma formidabili come acque sotterranee in territorio carsico.

Alla lente sono indagate – allo stesso modo che nel precedente volume manasseriano, «Le storie dietro», edito sempre dalla bresciana Liberedizioni – figure che per connotati, tic, vezzi sono icone rintracciabili, con esercizio divertito, quasi sotto ogni campanile. Al pari dell’imperdibile bar di paese – la Società – animato da una sfilza di vecchietti da sembrare un BarLume con vista sulla Bormida.

Caleidoscopio di parlate

Anime che al predominante piemontese, proprio del Castel Merlino (Gamalero nella realtà), teatro di buona parte delle inchieste narrate, accostano altri idiomi e dialetti, con escursioni siculo-camilleresche, divagazioni in salsa veneta, assaggi di pugliese e affondi nel frulan-istriano, in un caleidoscopio di parlate da cui non è affatto escluso il bresciano. E non solo perché nel squadra pressoché immutata di Manassero ritroviamo la carabiniera camuna Linda Ghirardi, ma anche perché stavolta uno degli intricati casi in cui si trova suo malgrado coinvolto il protagonista è ambientato in una vacanziera Gargnano (in cui per inciso aleggia pure il fantasma di D.H. Lawrence). Spassosa infine la teoria di nomi d’altri tempi o più o meno parlanti, da far invidia ad Andrea Vitali.

Ne esce un affresco godibilissimo, che nella leggerezza che regala a dispetto della matrice giallo-noir, non rinuncia a distillare verità che paiono eco moderna di quella saggezza che dispensavano un tempo le nonne.

L’occasione per scoprire il nuovo volume del maresciallo Manassero (184 pagine) sarà domani, giovedì 16 ottobre, alle 18.45 alla libreria Nuova Rinascita di via della Posta (piazza Vittoria) a Brescia, dove l’autore presenterà la raccolta in dialogo con l’editore Marcello Zane.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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