Cultura

Madame, un ritorno tra musica fluida e cresciuta maturità

Serata al Dis_Play per la giovane artista che proprio a Brescia aveva esordito nel ’21
  • Madame sul palco del Dis_Play
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AA

Sicura di sé, capace di tenere alla distanza. Madame torna a Brescia due anni dopo l’esordio assoluto nel live, quando il primo tour della sua vita (correva il 2021) prese il via proprio dalla nostra città, all’Arena di Campo Marte. Quella che si presenta sul palcoscenico del Dis_Play è una Francesca Calearo (così la 21enne vicentina all’anagrafe) diventata definitivamente Madame: ha già in repertorio due album tutti suoi e una manciata di singoli in collaborazione, ha vinto due Targhe Tenco e messo in luce la sua voce non comune (e chiara come poche nella dizione), intercettando un pubblico giovane e giovanissimo, ma non solo, come certificano gli oltre 1.700 spettatori di questa sera. Le difetta forse un po’ di scioltezza nei movimenti e nel dialogo con la platea, che per lo più evita affidandosi a un copione scritto, anche se poi le riescono battute estemporanee, come quella nei confronti di un «vecchio» spettatore, a cui dice: «Hai 47 anni? Sei pronto per Cristina D’Avena!».

Siamo in ambito urban, rap, electro-pop, con altre possibili declinazioni hip hop e dance. Ma la questione è in fondo poco rilevante: è musica fluida, che veste bene la trasgressività cangiante dell’artista. La quale scandisce in libertà storie d’amore, di sesso, di paranoie quotidiane e, in misura minore, di amicizia, di perdite, di tersi orizzonti futuri. Lo fa all’interno di uno show suddiviso in cinque atti (Fino a qui tutto bene / Metamorfosi della donna / La quiete / Il nucleo / La potenza della donna), riempito con una ventina abbondante di pezzi.

Piacciono, in particolare, «Donna vedi», con la schiettezza del suo testo esplicito da divieto ai minori; «Quanto forte ti pensavo», per la ritmica potente e la sintonia tra melodia e testo, che la rendono quasi una canzone classica al pari di «Nimpha», che ammicca a sonorità latine, e di «Per il tuo bene», che ha un respiro alla De André e ne esalta la potenza vocale. Per noi il top di serata resta comunque «Sciccherie», che ha un andamento irresistibile, malinconico e sincopato. Mentre raccolgono consensi diffusi «Tu mi hai capito», «Voce» (che la lanciò a Sanremo), la recentissima «Aranciata», «Il bene nel male», il bis «Marea».

Non per tutti i gusti, ma nel panorama nazionale Madame è una certezza.

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