Cultura

'L’urlo' di Munch: asta da capogiro da Sotheby's

'L’urlo' di Edward Munch verrà battuto all'asta mercoledì da Sotheby’s, a New York: la stima è da capogiro, 80 milioni di dollari.
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Ha avuto il volto di un teschio, di un verme, di un feto, ma anche di Bart Simpson e di Macaulay Culkin in ’Mamma ho perso l’Aereo'. ’L’urlo' di Edward Munch è una delle immagini più conosciute dell’arte moderna, soprannominata dagli esperti «il ritratto di un’anima».
  
Una versione dell’opera realizzata a pastello e caratterizzata da un mix di dodici colori diversi, la terza di una serie creata tra il 1893 e il 1910, si prepara ad infrangere parecchi record. ’L’urlo' verrà infatti battuto all’asta mercoledì 2 maggio da Sotheby’s, a New York. E la stima è da capogiro: 80 milioni di dollari, la cifra più alta mai fissata prima della vendita dalla casa d’aste, come riporta il Wall Street Journal.
  
Nel corso della sua vita il dipinto è appartenuto a sole tre famiglie, la prima delle quali faceva capo ad un magnate del caffè tedesco che si pensa abbia commissionato il lavoro a Munch. In attesa della gara per aggiudicarsi il quadro Sotheby’s lo ha inviato in Asia, Nord America ed Europa, perchè i grandi collezionisti interessati all’acquisto potessero prenderne visione.
Tra i più quotati c’è la famiglia reale del Qatar, che sta costruendo un vero impero sull’arte e poco tempo fa si è aggiudicata anche ’I giocatori di carte' di Paul Cezanne per
la cifra astronomica di 250 milioni di dollari.

Altri papabili acquirenti sono il miliardario svizzero Lily Safra, il leader dei cosmetici americano Ronald Lauder, l’industriale russo Roman Abramovich e l’armatore Greco Philip Niarchos.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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