Cultura

La vedova D’Orazio: «Una serata-tributo per Stefano»

A «Magazine» di Radio Bresciasette per parlare del romanzo postumo: «Con Roby Facchinetti mi sento tutti i giorni per Parsifal»
Stefano D’Orazio - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Stefano D’Orazio - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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«Ci siamo conosciuti una sera del 2007, mi conquistò con un bellissimo messaggino spedito la mattina dopo, talmente presto da farmi pensare che neanche fosse andato a dormire. Forse aveva voluto bruciare sul tempo l’amico che era con lui: entrambi mi avevano chiesto il numero di telefono...». È iniziata così la puntata del «Magazine» condotto da Maddalena Damini, in onda contemporaneamente su Radio Bresciasette e Teletutto, che ha avuto come ospite Tiziana Giardoni, vedova di Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh portato via dal Covid-19 il 6 novembre dello scorso anno. Già verso la ristampa. L’occasione è stata offerta dalla pubblicazione, il 18 marzo, del romanzo postumo di Stefano, «Tsunami»: «Sta andando benissimo, è imminente la prima ristampa», ha anticipato Tiziana, alla quale si deve l’uscita del libro, il primo di narrativa dopo i due autobiografici «Confesso che ho stonato - Una vita da Pooh», del 2012, e «Non mi sposerò mai - Come organizzare il matrimonio perfetto senza avere alcuna voglia di sposarsi», uscito nel 2018 e presentato da D’Orazio nel settembre dello stesso anno a Brescia – in piazza Vittoria, durante «Librixia» –, un anno dopo le nozze con Tiziana, alla quale aveva molto discretamente chiesto di sposarlo dal palco dell’Arena di Verona, nel corso dei «Music Awards».

Tiziana era collegata da casa, anzi, per essere più precisi, da quello che è stato, e in qualche modo è ancora lo studio di Stefano, in un tripudio di dischi d’oro e faldoni. «Lavoro come pubblicitaria e ho una stanza tutta per me, ma mi piace stare qui, sento la sua presenza», ha spiegato, confessando di parlare ogni giorno con il marito scomparso: «Gli chiedo consigli, è come se fosse sempre con me, me lo porto dentro. Del resto eravamo molto simili, stesse passioni e stessa allegria: quanto ci siamo divertiti, come mi manca il suo sorriso... Ed è stato terribile non potergli dare un’ultima carezza, mi è rimasto solamente il ricordo di lui portato via dall’ambulanza». Il romanzo, ma non solo. Intervallato da alcuni video che sicuramente avranno fatto venire gli occhi lucidi non soltanto a intervistatrice e intervistata (Stefano che canta «Dimmi di sì» in piazza Paolo VI, Stefano che suona il vibrafono ne «La ragazza con gli occhi di sole», Stefano che chiude sul palco del Forum di Assago, nel 2009, l’avventura con i Pooh, senza sapere che ci sarebbe stata la felicissima reunion del 2015), l’appuntamento bresciano con Tiziana Giardoni ha fornito anche un paio di interessanti anticipazioni: «Stiamo allestendo una serata-tributo – ha rivelato Tiziana –, mentre sto lavorando insieme a Roby Facchinetti (col quale mi sento tutti i giorni) all’uscita di "Parsifal", l’opera che ha scritto con Stefano».

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