La nuova stagione del Teatro Idra nel segno della condivisione

Lo sguardo è rivolto ai giovani, al ricambio generazionale, alla drammaturgia contemporanea. La testimonianza è la nascita, nel 2022, con il supporto di Fondazione Asm, della Cooperativa Performing Art Factory che si dedica alla gestione di servizi legati alla cultura, alla formazione e alla crescita professionale.

Condivisione

La parola chiave della nuova stagione di Idra Teatro è «condivisione». Con la città, con le istituzioni, le associazioni, gli artisti, le aziende. Perché Idra concepisce il teatro non solo come spettacolo, dice il direttore artistico, Davide D’Antonio. Certo resta la pietra miliare del Wonderland Festival, dal 13 al 30 novembre al Moca - l’edizione 2024 proporrà anche Speak Up! per i giovani, formando il loro senso critico, facendo incontrare loro gli artisti e diventare Wonderland Ambassador - con quattro spettacoli, quella della sezione internazionale dedicata alla Spagna, già svelati: la danzatrice di flamenco Sara Cano (16 novembre); il danzatore Eduardo Vallejo con «Mother tongue» (23 novembre); Danza Mobile con «El festin de los cuerpos» (29 novembre); Atresbandes (il 30 novembre).

Ci saranno poi un’artista belga residente in Spagna che svolgerà una residenza a Brescia, il programma WarmUp, per coinvolgere content creator e influencer, alcune co-produzioni Idra e Idra Connect, piattaforma supportata dal Ministero degli Esteri per dare la possibilità agli artisti italiani di dialogare con il mercato europeo. «Il Ministero ci ha scelto come unica realtà in Italia per una piattaforma che consentirà agli artisti di andare all’estero ed essere sostenuti anche economicamente», precisa D’Antonio.

La parola chiave è «condivisione» - Ufficio stampa Teatro Idra © www.giornaledibrescia.it

Scuola e formazione

Ma oltre al festival ci sono la formazione di IdraFactory (open day il 28 settembre, alle 18), la scuola di teatro e arti performative, le Residenze artistiche per attori, attrici, compagnie, italiane e internazionali, un modo per sostenere l’arte emergente, Idraland, incontri informali, gratuiti previo tesseramento, ogni mercoledì, alle 18.30, per presentare l’attività degli artisti.

«Usiamo strumenti differenti per pubblici differenti - spiega D’Antonio -. Negli ultimi anni è stata molto forte la promozione di artisti locali. Lavoriamo con i migranti, con i senza tetto. Abbiamo vinto un bando del Ministero della Cultura grazie al quale potremo andare a fare produzioni all’estero». Idrafactory si impegna per essere sempre più inclusiva con il progetto «Trasformazioni», realizzato con l’Unione Italiana Ciechi e sostenuto dal Fondazione della Comunità Bresciana. Il bando Ndn, Network Drammaturgia Nuova, è stato pensato per far uscire i giovani autori dall’isolamento e metterli in contatto con il sistema produttivo e inserirli in un progetto di produzione.

Sempre ai giovani si rivolge «Insieme per costruire una pace attiva», percorsi per adolescenti per stimolarne la riflessione critica su soluzioni per la risoluzione dei conflitti. Fondamentale, per la sostenibilità di Teatro Idra, come dice il presidente, Giovanni Zani, il supporto del pubblico, a partire da Comune di Brescia, Regione e Ministero. Erika Ruggeri, segretario generale della Fondazione Asm, ricorda: «Sosteniamo Idra Teatro da molti anni. Il supporto alla Cooperativa rientra nella nuova strategia filantropica della Fondazione». Francesco Tomasini, consigliere comunale, conclude:  «Il teatro è politico, è tutto ciò che è legato alla polis. Idra Teatro lo dimostra attraverso la condivisione con la città, con il mondo, con le associazioni». Ulteriori informazioni e dettagli su www.idrateatro.it.