Cultura

«La mia Virginia Woolf, a matita e colori, arriva in Francia»

Liuba Gabriele, bresciana, ha scritto e illustrato un graphic novel sulla icona letteraria del ’900
  • Liuba Gabriele disegna la sua Virginia Wolf
    Liuba Gabriele disegna la sua Virginia Wolf
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    Liuba Gabriele disegna la sua Virginia Wolf
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Battagliera e fragile, avanguardistica e tormentata, graffiante ed essa stessa graffiata. In una parola: donna. Di quelle che, con la modernità delle loro azioni, hanno fatto virare (pagandone le conseguenze) il corso della storia. È il ritratto di Virginia Woolf formato graphic novel, scritto ed illustrato dall’autrice bresciana Liuba Gabriele, che ha già potuto presentarlo sia al Salone del Libro di Torino, sia alla manifestazione Lucca Comics and Games (BeccoGiallo editore, ottobre 2021, 128 pagine a colori, 18 euro) e che adesso si appresta a sbarcare anche in Francia. Inghilterra, marzo 1941. Woolf cammina sulle sponde del fiume Ouse, raccoglie una pietra da terra, la soppesa sul palmo della mano e guarda l’acqua scorrere. Tutto ciò che l’ha accompagnata fino a quella riva rivive in fulgide immagini, che rappresentano l’estrema forza dei suoi sentimenti.

L’incipit. Inizia dal luogo in cui tutto ebbe fine, dove la scrittrice si lasciò inghiottire dall’acqua, con le tasche piene di sassi, il racconto della vita di una delle più grandi icone letterarie del XX secolo, portabandiera di battaglie che nascono come sue, ma che - secondo un iter invalso solo all’opera dei grandi Maestri - trascendono la dimensione personale, per divenire emblema della condizione di molti. Tra queste: le lotte per la parità dei diritti di genere, gli abusi narrati nel racconto autobiografico «Momenti di essere» e il dolore per i lutti familiari, come la morte prematura della madre, della sorellastra Stella e del padre, che punteggiarono la sua esistenza. Sentimenti riversati in alcune opere capitali, che rivoluzionarono la cultura occidentale come «Gita al Faro» o «Una stanza tutta per sé», «scoperte durante le mie letture di ragazzina e che continuano a risuonare oggi, con la stessa forza, nella donna che sono», spiega Liuba Gabriele.

Ora, l’autrice sarà impegnata, in gennaio, al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême per la presentazione dell’edizione in lingua francese per la casa editrice «Des ronds dans l’O». Lo stile delle illustrazioni è sintetico quanto basta affinché ciò che deve emergere emerga (gli sguardi ad esempio, che sono teneri o di fuoco), caratterizzato da un espressionismo di matrice fauvista nella scelta delle cromie - che si scaldano o raffreddano in base alle emozioni, con buona pace della mimesi realistica -, ma anche liberty nel ricorrere marcato al simbolismo vegetale.

Stati d’animo. Lungo le pagine «gli stati d’animo di Woolf prendono forma attraverso il tratto a matita nervoso e gamme variegate di colori sgargianti o cupi a seconda dei momenti esaltanti o bui. Mentre scorci paesaggistici o elementi della natura sono rivestiti di funzione simbolica», spiega Gabriele. Nella selezione di episodi attraverso cui è tratteggiata la vita della celebre scrittrice figurano le relazioni fondamentali della sua vita - come quella con la scrittrice Vita Sackville-West, che ispirò il romanzo «Orlando» - o la complicità affettuosa che la legò al marito Leonard, con cui fondò l’impresa editoriale Hogarth Press (che pubblicò Svevo, Freud, Joyce...). Icona di una modernità inquieta, verrebbe da dire, con cui l’illustratrice bresciana si era già confrontata dando alle stampe «Amy. Vita di Amy Winehouse» (Hop! 2019). Ad avvicinarle nell’immaginario collettivo contemporaneo, il tragico destino e «la capacità non comune di recepire la vita e trasporla nell’atto artistico con sensibilità straordinaria».

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