Cultura

La bresciana Luisa Bondoni «benemerita» della fotografia

A nominarla tale la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche
Luisa Bondoni, delegata provinciale Fiaf e benemerita della fotografia - Foto tratta da Facebook © www.giornaledibrescia.it
Luisa Bondoni, delegata provinciale Fiaf e benemerita della fotografia - Foto tratta da Facebook © www.giornaledibrescia.it
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Che la fotografia nel Bresciano stia vivendo una stagione di fermento lo dice anche la reattività che in queste settimane complicate dall'emergenza coronavirus ha manifestato il variegato mondo dell'immagine che include artisti, gallerie, musei e associazioni.

Ma un segnale che pare positivo è il fatto che al fermento della fotografia bresciana (non solo di oggi) giunga oggi anche un prestigioso riconoscimento per una delle principali animatrici della scena culturale legata alla passione per il clic. A Luisa Bondoni, da tre anni delegata provinciale Fiaf (la Federazione italiana delle Associazioni fotografiche) e da ben prima curatrice del Museo Nazionale della Fotografia è stato infatti conferito da Fiaf stessa l'onorificenza di «benemerita della fotografia», riconoscimento riservato a quanti si impegnano non già sulla produzione fotografica, ma sulla organizzazione e promozione culturale della stessa.

Luisa non nasconde la soddisfazione e soprattutto la sorpresa «per lo straordinario entusiasmo che la notizia ha suscitato tra coloro con cui mi confronto e con cui collaboro nell'ambito della fotografia: non ho mai avuto un post su Facebook così gettonato dai like come quello in cui ho annunciato la decisione di Fiaf» scherza la delegata bresciana, che rappresenta un tessuto, quello bresciano, in cui sono circa una ventina i circoli fotografici aderenti alla federazione. E che negli anni è stata infaticabile promotrice di molte iniziative, conferenze, incontri, mostre.

Laureata nel 2006 in Storia della Fotografia nell'ambito del corso di studi in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Parma, già dal 2004 è anima del Museo Nazionale della Fotografia che nel cuore del Carmine è uno dei punti di riferimento per gli appassionati: «La fotografia bresciana anche nei giorni dell'emergenza ha saputo mettersi in gioco e rideclinare le proprie iniziative attraverso nuove forme di condivisione - commenta Luisa Bondoni - dalle proiezioni di mostre a incontri e conferenze, divenuti virtuali. Noi stessi come Museo da tre settimane abbiamo ridefinito tutta la nostra attività online».

Insomma, non c'è virus che possa fermare la fotografia. Al massimo rinviare qualche appuntamento, non ultimo l'assemblea nazionale Fiaf, prevista originariamente a Caorle per maggio, in cui sarebbe stato formalmente tributato il nuovo titolo di benemerita alla delegata bresciana. Per la cerimonia, bisognerà attendere il 2021. Per il plauso e la soddisfazione no.

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