Cultura

Individualismo tema «caldo» nelle 28 riflessioni di Filosofi lungo l’Oglio

Al via la 17esima edizione della rassegna che amplia che si terrà dal 10 giugno al 31 luglio
IL CORAGGIO DI "DIRE IO"
AA

Il festival «Filosofi lungo l’Oglio» è una maratona fedele alla perseveranza che deve connotare le imprese culturali. Raggiunge la 17esima edizione seguendo il tema «Dire io», analizzando l’individualismo dal passato al futuro, e insieme il venir meno del riconoscimento dell’unicità che rappresenta ogni essere umano.

Bianchi, Cacciari, Galimberti, Valerii, Marzano e Diamanti sono solo alcuni degli ospiti dell’attesa kermesse del pensiero, dal 10 giugno al 31 luglio, organizzata dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio con la presidenza di Francesca Nodari. Da Brescia a Bergamo fino a Cremona, la rassegna comprende 28 incontri in 22 comuni lombardi, partendo dalla Bassa bresciana e arrivando in località rivierasche o attigue al fiume Oglio, per ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta fino a spingersi in Valtrompia e raggiungere le tre città capoluogo.

«Il festival anche quest’anno darà concrezione a quel nomadismo del pensiero che è uno dei suoi punti di forza - ha osservato Francesca Nodari presentando la rassegna in Prefettura -, facendo proprio il significato etimologico di confine, che è luogo di condivisione, e dunque, di passaggio. Tanto più oggi in cui si tende a una chiusura che in un certo senso nega le grandi conquiste dell’individialismo, dando forza invece alla tracotanza deformata di quell’io che dimentica di essere persona».

Bisogna ritrovare il coraggio di valutare l’io in rapporto agli altri, l’uno per l’altro. «È un tema molto interessante - osserva la prefetta Maria Rosaria Laganà - perché ci costringe alla riflessione sulle nostre capacità di vivere nella società oltre la durezza delle relazioni che paiono infine sciogliersi».

La nuova sezione

Tra le novità in programma la sezione «Filosofi a Tavola», cinque appuntamenti al tramonto, tutti i venerdì di luglio (ad eccezione del 18), che intrecciano filosofia e cucina in luoghi suggestivi (Brescia, Barbariga, Lograto, Erbusco e Lumezzane), con un alternarsi di show-cooking e aperitivi firmati dalla chef Francesca Marsetti, volto noto di Rai1 al fianco di Antonella Clerici, lezioni magistrali e reading attoriali con la partecipazione straordinaria, nella cornice fiabesca di Villa Morando a Lograto, del celebre attore Cesare Bocci.

Il festival si apre con l’atteso intervento di Enzo Bianchi il 10 giugno a Brescia (alle 21 nell’auditorium San Barnaba), con la lectio magistralis dal titolo «Io come noi», che porta al centro della riflessione lo snodo principale derivante dal percorso di umanizzazione del soggetto: la nostra identità passa inevitabilmente attraverso l’alterità. Il festival promette un percorso stimolante e appassionante, animato da una pluralità di autorevoli voci, di analisi e di interventi che si concluderanno il 31 luglio a Lograto, con l’intervento di Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e attuale componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che tratterà «D’io. La divinità dell’identità».

Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 21.15 e saranno come sempre gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera a sostegno del festival e delle attività della Fondazione (il programma completo si trova su www.filosofilungologlio.it).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia