Cultura

Il grido di «A.I.U.T.O.» delle Deva

«A.I.U.T.O.» è il nuovo, inquietante video del quartetto con Roberta Pompa, Greta Manuzi, Verdiana Zangaro e Laura Bono
Deva - A.I.U.T.O
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Quattro giovani donne (ri)vivono le paure più profonde nelle stanze di una villa da mille e un incubo: è la storia raccontata da «A.I.U.T.O.», il nuovo video delle Deva (Roberta Pompa, Greta Manuzi, Verdiana Zangaro e Laura Bono) che Roberta ha presentato, incalzata da Maddalena Damini, nel «Magazine» in onda su Radio Bresciasette e Teletutto.

Come sembra lontana «L’estate tutto l’anno» (il fortunato singolo della primavera 2018)... Non perché sia trascorsa una ventina di mesi dall’uscita, quanto per il contrasto fra quella canzone «balneare» e questo brano, la cui irruzione sul «desk» del quartetto vale la pena di lasciar raccontare all’ex Maya (che è nata a Brescia il 18 aprile di ventotto anni fa): «Il pezzo arrivò via mail da Marco Rettani, che l’ha scritto insieme a Lia Zero e Alessandro Manzo. Quando il nostro manager Manuel Magni ce lo fece ascoltare, subito pensai “È bellissimo”, ma non ero così sicura che fosse adatto alle Deva. Adesso però devo riconoscere che è uscita una figata!», esclama entusiasta Roberta.

«Abbiamo scelto di metterci a nudo - continua -, e nel video si vede chiaramente: siamo molto vere quando lanciamo il nostro grido di aiuto». E forse anche un po’ provate: Villa Beatrice di Pontestura, nel Monferrato (curiosamente la stessa location scelta dai Måneskin per realizzare la clip de «Le parole lontane») «era caldissima e un po’ inquietante, con tutte quelle camere (diciotto posti letto, non so se mi spiego) e l’arredamento gothic dark».

Sta di fatto che la verità ha fatto bene, e chissà che non porti fortuna in chiave sanremese: «Si aspetta e si spera». Non dice altro, Roberta, che è rimasta la ragazza semplice e volonterosa di sempre, presa dal suo coniglio, dalle lezioni di canto («Ho quattordici allieve e allievi, dai dieci ai trentotto anni»), ma soprattutto dalla malattia degenerativa del padre: «La nostra è una famiglia molto unita, e come potrebbe essere altrimenti?».

 

 

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