Cultura

Il canto come sogno e riscatto: due bresciane in finale a «Una voce per Mimì»

Angelica, 16enne di Rogno, e Maryna dall’Ucraina dalla nostra provincia alla finale nazionale
Le finaliste bresciane al concorso «Una voce per Mimì» © www.giornaledibrescia.it
Le finaliste bresciane al concorso «Una voce per Mimì» © www.giornaledibrescia.it
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Una, la più giovane, spera di entrare ad «Amici» l’anno prossimo, quando avrà 17 anni. L’altra si augura di recuperare il tempo perduto in gioventù e di migliorare con il canto. Sono le due «bresciane» che hanno raggiunto la finale del concorso canoro «Una voce per Mimì», alla memoria di Mia Martini, da 28 anni trampolino di lancio per cantanti e gruppi.

La prima è Angelica Delvecchio, nata nella nostra città, residente a Rogno e al terzo anno del liceo musicale di Breno, distaccamento di Darfo. La seconda è Maryna Shmakova, 37enne ucraina, da anni in Italia, che lavora come aiuto cuoco in un ristorante sul lago di Garda ma che ha sempre avuto la passione per il canto.

Le due ragazze (non stiamo a guardare l’età) hanno partecipato lo scorso aprile alle selezioni regionali del concorso, organizzate - per la prima volta nella nostra città oltre che a Milano - dall’associazione Amici della musica guidata da Beatrice Nardo, e che si sono tenute al teatro della parrocchia di Cristo Re. La giuria era composta da maestri dell’Orchestra di fiati del Borgo. Selezioni alle quali, nelle tre categorie, avevano partecipato 26 cantanti. Undici hanno superato la prova e in tre si sono presentati alla fase successiva: una tre-giorni a Scalea, in Calabria, a metà giugno. Da lì solo Angelica e Maryna sono entrate tra i 56 che si giocheranno la finale il prossimo novembre.

Angelica

«Amo cantare fin da quando ero bambina - racconta Angelica Delvecchio -. A scuola studio pianoforte e canto moderno, faccio parte nell’Omav, Orchestra modulare a volume variabile, che propone brani con diversi stili. Mi esibirò alle mostre-mercato di Pisogne e di Bienno. Mi ispiro a Mia Martini, Mina e Freddie Mercury. Un insegnante di clarinetto del mio liceo, Igor Masia, mi ha sentito cantare e mi ha suggerito di iscrivermi al concorso. Andrà come andrà, io ci spero, ma per me è già una vittoria essere arrivata in finale». Come inedito la giovane ha inviato la canzone «Occhi»: il testo è suo mentre la musica è del maestro Giuseppe Gelmini. E in futuro? «Mi piacerebbe partecipare ad Amici. Ma ci posso provare solo l’anno prossimo, quando avrò l’età per entrare».

Maryna

Maryna Shmakova gareggia nella categoria Evergreen. A Brescia ha incantato la giuria con la sua canzone «Ninnananna» ucraina, che «ho cantato con tenerezza e amore, e che è piaciuta molto anche alla giuria in Calabria. Parlare della mia nazione per me è come una missione, lo faccio per i miei familiari e i miei amici che sono rimasti nei territori occupati dai russi. Spero di trovare qualcuno che mi scriva qualcosa per la pace e il popolo ucraino ma nel frattempo - ci spiega - ho partecipato con un inedito in italiano scritto da Andrea Amati e Fabio Vaccaro».

Madre di una ragazzina di 14 anni, lei che nel Paese natale aveva iniziato gli studi di canto che poi ha dovuto abbandonare, ora lavora in un ristorante di Desenzano, dove vive con la figlia. «Partecipo al concorso anche per lei, per essere un esempio, per farle capire che se una persona ha un sogno può sempre realizzarlo nonostante tutto. Il mio sogno è di crescere con il canto. Ma il sogno più grande sarebbe che la guerra finisca». 

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