Guccini, fra autobiografia e un giallo sull'Appennino

Più libri che concerti. Non siamo ancora a questi livelli, ma ci stiamo avvicinando. Al giro di boa dei 71 anni (tra due mesi, meglio portarsi avanti con gli auguri), Francesco Guccini non va più oltre le 8-10 esibizioni annuali (applauditissima anche quella dell'altro ieri a Parma); in compenso la sua produzione di romanzi ha subìto un' accelerata.
Negli ultimi dieci mesi sono usciti «Non so che viso avesse» e «Malastagione». Diversissimi tra loro e non tutta farina del sacco del Maestrone di Pavana. Pigrone conclamato e così autogiudicatosi più volte, il Guccio ha scelto lo scrittore e amico Alberto Bertoni per condividere una ricca e accativante autobiografia in «Non so che viso avesse», l'incipit di una delle sue canzoni più note («La locomotiva»). «La storia della mia vita» è il sottotitolo e infatti in questo volume edito da Mondadori (225 pagine, 18 euro) troviamo gli aneddoti e i perché di moltissime canzoni, ma anche il racconto dei matrimoni falliti (a proposito, l'ex cronista de La Gazzetta di Modena è pronto a sposarsi per la terza volta, ma lui ci ride sopra: «È solo un mio omonimo...»), dell'adottiva Bologna che non c'è più con le osterie di fuori porta, della natìa Modena «piccola città, bastardo posto» e di quella Pavana dov'è tornato a vivere perché lì sono le sue radici.
Impagabili (con quel retrogusto di amaro nostalgico che lo contraddistingue sempre) i retroscena che l'hanno spinto a scrivere Eskimo, l'Avvelenata, ma anche Incontro, Canzone per un'amica e tante altre canzoni che almeno tre generazioni hanno imparato a memoria.
Ma Francesco Guccini è anche scrittore di gialli. E anche qui ha bisogno della spalla: Loriano Macchiavelli. A quattro mani è meglio. E soprattutto si finisce prima, vero?
In «Malastagione» (Mondadori, 312 pagine, 18 euro) ritorna l'Appennino tosco-emiliano («... e Pavana è un ricordo lasciato tra i castagni dell'Appennino», Amerigo), ci sono personaggi fantastici e fantasiosi come il commissario Poiana e il vecchio Adùmas e un caso da risolvere. Che parte dall'avvistamento di un cinghiale con un piede umano tra le fauci. Anche questo è Francesco Guccini.
Cristiano Tognoli
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