Cultura

Giornate Fai, il bilancio finale: 13mila visitatori e «tanti sorrisi»

Michele Maestroni
Tornate le cifre pre-Covid: 1.700 presenze per Broletto e sale provinciali, 1500 per la prefettura. In provincia tutto esaurito a Ponte Caffaro
FAI: E' BOOM DI VISITATORI
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Questa undicesima edizione delle Giornate Fai d'Autunno a Brescia ha registrato numeri che non si vedevano da anni: oltre 13mila i visitatori che in questo fine settimana di metà ottobre hanno scelto di immergersi nei tour nelle 7 mete cittadine e nelle 12 della provincia. «È tornata la festa di prima, siamo arrivati praticamente ai numeri pre-Covid - commenta col sorriso sulle labbra Simona Caridi, capodelegazione Fai di Brescia -. Un bilancio che ci rende davvero entusiasti».

I numeri

Che l'appuntamento Fai per questo autunno fosse molto atteso lo si vede dalle decine di persone ancora in coda al Broletto nonostante manchino poco più di un paio d'ore alla fine della due giorni (ufficialmente prevista per le 18 di domenica). Tra sabato e domenica in circa 1700 hanno visitato proprio il Broletto e la sede della Provincia, 1500 i biglietti staccati per curiosare all'interno dell'ufficio del prefetto. Bene anche la provincia: 300 visite per la passeggiata tra la Chiesa parrocchiale e il Santuario Madonna del Castello di Carpenedolo, 400 per le centrali idroelettriche di Ponte Caffaro. «Proprio le centrali hanno registrato il tutto esaurito - racconta Caridi -. I flussi sono stati talmente alti che abbiamo dovuto programmare delle sessioni extra non previste».

Il cuore dei volontari

«Sui social abbiamo letto di tantissime persone che sono rimaste meravigliate dalla Sala del Capitolo di Brescia: forse non si aspettavano di trovare questo piccolo gioiello che forse molti non conoscono», continua la capodelegazione. La filosofiache rende l'iniziativa speciale è infatti creare occasioni per riscoprire il patrimonio locale e per due giorni avere la possibilità di accedere a luoghi normalmente chiusi al pubblico. 

«Per questa edizione ci sono stati 200 volontari per l'accettazione, la guida turistica e la gestione dei flussi - spiega Caridi. - Mansioni non sempre facili ma oggi come sempre prevale il sorriso e l'adrenalina che questi due giorni ci hanno regalato.  Certo - continua - forse al Broletto avremmo avuto bisogno di forza lavoro in più: ma contiamo di reclutarla già per la prossima edizione. Anche perché per candidarsi è molto facile: basta andare sul sito del Fai».

Il successo di questa edizione può essere anche considerato un bel banco di prova per la sfida di Brescia e Bergamo Capitali della cultura del prossimo anno. «Poter vivere le giornate del Fai come le abbiamo vissute in questi due giorni anche per la rassegna del 2023 sarebbe veramente una cosa fantastica per noi volontari» conclude Caridi.

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