Cultura

Gino Paoli al Sociale regala emozioni «Senza fine»

Ospite del Festival «Le X Giornate» Gino Paoli ha regalato un viaggio emozionante sulle ali di brani che sono la storia stessa della musica
  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
    Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
    Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
    Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
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  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
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  • Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
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    Gino Paoli in concerto al Teatro Sociale
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Ritmo e improvvisazione, ricordi e soprattutto emozioni. E’ quanto Gino Paoli ha saputo regalare al pubblico bresciano nell’esibizione di ieri sera al Teatro Sociale nell'ambito del Festival «Le X Giornate». L’82enne cantautore genovese, accompagnato da Danilo Rea, pianista jazz con licenza di sperimentare ha messo in scena un viaggio dentro l’emozione sulle ali di brani che sono la storia stessa della musica italiana.

Canzoni vecchie e nuove sciorinate con approccio intimo, tra il cantante confidenziale e il fuoriclasse che si esibisce per gli amici: «Sapore di sale», «Un addio», «La gatta», «Che cosa c’è», «Sassi», «Albergo a ore». 

Tra gli omaggi, dopo la lirica, il jazz, la tradizione partenopea, scorrono il bolero, la malia napoletana e la raffinatezza di «Que reste-t-il de nos amours» di Charles Trenet. Sontuosa la conclusione: «Il cielo in una stanza», «Una lunga storia d’amore», «Ti lascio una canzone». Senza fine.

 

 

 

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