Cultura

Gaia Riva, ascolta i promo di "Tutto cade"

E' stato pubblicato "Tutto cade (Parte 1)", il disco che rappresenta il debutto in italiano della bresciana Gaia Riva.
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Una lunga gestazione e, d'improvviso, l'accelerazione. È stato pubblicato - nello store digitale di iTunes - «Tutto cade (Parte 1)», disco che per Gaia Riva segna il vero e proprio debutto in italiano, dopo l'album in inglese «Frantic» del 2009 e la canzone, «Bianco e nero», la cui clip aveva vinto il Premio della giuria di qualità al Ri/Generazione Video Contest.

Il progetto - quasi una sfida con se stessa, per la talentuosa cantante bresciana - era partito con l'idea di un ep. Poi sembrava essersi trasformato in un album. Adesso è diventato - in una ricerca di adrenalina e stimoli, nonché in un bisogno di sapere quante delle oltre 2000 persone cui Gaia piace su Facebook sono davvero disposte a sostenerla - il primo passo di un percorso che, se i segnali saranno incoraggianti, dovrebbe poi svilupparsi in modo più canonico: un singolo, la promozione, la seconda parte, l'album «fisico»...

«Tutto cade (Parte 1)» (su etichetta Sun Music; 6,99 euro) contiene 7 tracce ed un digital booklet, che comprende il disegno del vincitore del contest «DraWithMe», Stefano Guarnaschelli (mentre su www.gaiariva.it/disegnaconme viene intanto lanciato il «concorso» per l'episodio numero 2). E già così possiamo parlare - nel passaggio alla... lingua madre - di una scommessa vinta, con testi degni del mix «personalità, capacità di osservazione, lirismo» già mostrato sul blog e senza che questo sia andato a scapito della musicalità, coltivata con il co-autore e produttore Andrea Noto.

L'apertura con «Megafono che» riconsegna tutta l'energia della rockeuse. «Venti ragioni», tra dolcezza e grinta, è una di quelle canzoni che una volta entrate in circolo creano dipendenza. «Silenzio» traccia un arco dal vocoder all'ariosità melodica, su una batteria incalzante. «Papà» - dopo un attacco alla «Attenti al lupo» - è una irresistibile filastrocca ritmata che consente anche prodezze vocali. «Bianco e nero (Dicotomia)» è stata inserita a furor... di fan. «Ego» è la sfaccettatura magari respingente, ma ritenuta necessaria nell'equilibrio complessivo. E, per contrasto, esalta ancor più la delicatezza e bellezza della ballad di chiusura: la title-track, appunto, che la Riva può permettersi di mettere in fondo...

Gaia: venti parole, contate, per definire le ragioni di questo tuo passaggio ai testi in italiano...
1)Perché 2)in 3)italiano 4)scrivo 5)in 6)modo 7)più 8)raffinato. 9)Perché 10)vorrei 11)che 12)la 13)gente 14)mi 15)capisse 16)e 17)non 18)solo 19)mi 20)ascoltasse.

«Papà», ma nella circostanza anche mamma. Questi tuoi figli sono tutti uguali? Oppure qualcuno è più degli altri sangue del tuo sangue?

Nessuno mi è più caro degli altri. Ed è strano, perché se fossi madre non sarei per niente democratica. Sono una che fa molte preferenze. Questa volta tuttavia ogni brano racconta una sfumatura di me. Più che tanti figli è uno solo, visto da punti diversi.

Se guardi all'Ego, d'impulso, pensi ad una risorsa o ad una sofferenza?

D'impulso? A una sofferenza. Perché nasce da essa e una volta maturato la provoca. È un loop da cui non penso sia possibile uscire. L'ego è un vuoto siderale che si mangia ogni cosa. E se la prende da solo…

Il mondo in «Bianco e nero» è un mondo che...
Ha un impatto emotivo e visivo fortissimo, ma offre poche speranze di essere felici. È nei grigi che si trova l'equilibrio e io non ne ho. Gli estremi però hanno un fascino indiscusso. Se non «vedessi» così, probabilmente perderei l'ispirazione.

Il «Silenzio» è vuoto da riempire o...
Il silenzio è un frastuono da svuotare. Sono solitaria e vivo in silenzio gran parte della mia giornata. Quello che gli altri non sanno è che in quell'apparente assenza di suono c'è il rumore cacofonico di tutti i miei pensieri. A volte è insopportabile.

Ti mettono in mano un «Megafono che» ti permette di farti ascoltare. Lo usi per dire...
Vènghino siore e siori, vènghino... la prima parte del mio cd fresca fresca di giornata, appena sfornata per voi! Assaggi gratuiti e insieme al disco anche un digital booklet... Làsssccio?

Mentre «Tutto cade», quali sono le cinque cose che salveresti?
La mia famiglia, i miei animali, Andrea, una vasca da bagno e i dottori.
Maurizio Matteotti

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