Cultura

«Foodprint», la mostra fotografica che racconta la dieta mediterranea

Ha aperto i battenti il primo ufficiale momento espositivo targato Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei per il 2023
FOODPRINT IN SANTA GIULIA
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«Un meraviglioso 2023 a tutti»: il primo, ufficiale momento espositivo targato Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei per l’anno di Capitale della Cultura ha aperto i battenti, con gli auguri del direttore della Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov, e quelli della vicesindaca Laura Castelletti. La mostra in questione è «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi», inaugurata al pubblico martedì 10 gennaio nel Museo di Santa Giulia in via Musei e visitabile fino al 26 febbraio (compresa nel biglietto d’ingresso al museo).

Una piccola esposizione che viene presentata tra le mura di un gioiello inedito, che viene qui svelato come nuovo spazio espositivo: il Parlatorio delle Monache, «in due sale splendide che forse continueremo ad allestire con intriganti mostre - ha svelato Karadjov durante la presentazione -. La prima mostra nel Parlatorio tocca quindi il tema della dieta mediterranea, patrimonio non solo alimentare ma anche culturale». Anche secondo Unesco, che l’ha nominata Patrimonio Culturale Immateriale.

L'esposizione

Le opere presentate nel Parlatorio delle Monache, divise per 5 macro temi, sono di 5 fotografi, ognuno di un Paese europeo e con la propria impronta stilistica ben riconoscibile. La greca Myrto Papadopoulos, fotografa e film-maker, lavora per riflettere sui temi di genere, identità e trauma, e i suoi lavori sono stati pubblicati su riviste di settore tra le più note, quali National Geographic, Time e New York Times. Clienti di rilievo stanno anche nel portfolio di Johann Clausen, tedesco, i cui still life concettuali si sono prestati al servizio di Audi, BMW, Cartier ed Hermes, tra gli altri. Elena Heatherwick sta di base a Londra, specializzata nella fotografia di ritratto e in quella documentaria. Maria Contreras Coll, di Barcellona, ha documentato numerose crisi umanitarie, su riviste e giornali mondiali, tra cui The Washington Post e Marie Claire. Chris De Bode, documentarista e ritrattista olandese, ha dedicato un focus del suo lavoro per «Foodprint» ai ragazzi di Enac Lombardia Cfp Canossa e il 4 e 5 febbraio sarà in città per un workshop fotografico.

L'ingresso alla mostra è gratuito. Il servizio di prenotazione risponde tutti i giorni dalle 10 alle 18. Info: tel. 030.2977833/834; cup@bresciamusei.com.

Il progetto

  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
  • L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»
    L'inaugurazione della mostra «Foodprint. La Dieta Mediterranea oggi»

«Il cibo mette in relazione persone, culture ed educazioni, non è semplice nutrimento - ha sottolineato in questo senso Castelletti -. Unisce gli individui e ha implicazioni politiche, umane ed ecologiche. Il progetto che fa tappa nel Museo della città è parte di un progetto internazionale, ed è la prima volta che ci relazioniamo con un sito immateriale Unesco, ovvero la Dieta Mediterranea. Ci piacerebbe proporre anche la MilleMiglia come patrimonio immateriale, ma questa è un’altra storia». «Foodprint», quindi, è un lavoro internazionale curato da una casa di produzione cinematografica greca, Anemon, che ha proposto un progetto per raccontare la storia della dieta mediterranea al Bando Europa Creativa, mettendo insieme diversi partner europei e compiendo un tour che ha toccato Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Marocco, Croazia e Cipro e che collega, oltre ai citati, anche Albania e Turchia.

«Il tutto è maggiore della somma delle parti» di Papadopoulos
«Il tutto è maggiore della somma delle parti» di Papadopoulos

Brescia è l’unica tappa italiana; la mostra è stata presentata nei giorni scorsi ad Istanbul, per transitare poi da Cipro, Croazia e Albania giungendo infine ad Atene a settembre 2023. Protagonista è la fotografia: cinque artisti e artiste contemporanei sono stati qui chiamati ad interpretare la dieta, declinandola con la loro poetica spesso legata alla tradizione del reportage naturalistico e del fotogiornalismo. Le foto in mostra nel Parlatorio mettono dunque in relazione il cibo con l’elemento umano e societario, toccando i temi del paesaggio, dell’utilizzo di prodotti locali, della trasformazione in cucina, di salute e sostenibilità e della condivisione del cibo.

Ospite dell’opening, accanto alle altre istituzioni (insieme con la conservatrice delle collezioni di Brescia Musei, Francesca Morandini), la professoressa Marlen Mouliou, docente universitaria e consulente scientifica della mostra. «Sono contenta di essere qui per il vernissage - ha dichiarato in conferenza -. Il progetto ha richiesto anni di preparazione e ha preso corpo su iniziativa della casa di produzione cinematografica ateniese Anemon, che non è presente, ma che è molto riconoscente nei confronti del team bresciano. Il mio ruolo, essendo museologa, era creare un progetto per spiegare la dieta mediterranea alle nuove generazioni. Ecco perché abbiamo previsto attività multidisciplinari, accanto alla mostra fotografica».

Azioni collaterali

Brescia Musei ha infatti organizzato, con il suo dipartimento di Servizi Educativi e su indicazione di Anemon, un palinsesto di attività per tutte le fasce di visitatori e visitatrici (come ha sottolineato la responsabile Federica Novali), dai laboratori per i piccolissimi fino a quelli per le scuole, dai progetti d’inclusione a quelli prettamente culinari, fino alle attività cross-mediali al Cinema Nuovo Eden e ai workshop (tutto il programma è consultabile sul sito web del progetto e su quello di Brescia Musei, con prenotazioni a cup@bresciamusei.com). Tra le attività più curiose c’è Kids Against Waste, «I bambini contro lo spreco alimentare», gioco interattivo sviluppato con Il Vespaio.

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