Cultura

«Esterno notte» in tv: c’è anche un attore bresciano

Nel film di Bellocchio sul caso Moro ci sono Gifuni, Servillo e il nostro Piovanelli
Fabrizio Gifuni è Aldo Moro in «Esterno notte» - © www.giornaledibrescia.it
Fabrizio Gifuni è Aldo Moro in «Esterno notte» - © www.giornaledibrescia.it
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«Non credo che questa nuova Italia uscita dal voto cambi le cose per il mio "Esterno notte", credo insomma che non inciderà molto sulla sua accoglienza»: così Marco Bellocchio parla della serie tv in tre episodi «Esterno notte», che andrà in onda su Rai1 il 14, il 15 e il 17 novembre, dopo essere stata applaudita al Festival di Cannes ed essere uscita in sala in due parti. Nella serie c’è il rapimento e assassinio di Aldo Moro che il regista aveva già raccontato venti anni fa in «Buongiorno notte».

Perché tornare ancora su questa tragedia? Il regista de «I pugni in tasca» risponde: «Non c’era certo la voglia di voler fare i conti con qualcosa o qualcuno per dire: voi siete i colpevoli! Insomma, nulla di tribunalizio. Il sentimento e il motivo casomai sono altrove. Semplicemente questa tragedia ci fa ancora palpitare». «Posso solo dire - aggiunge il cineasta - che la struttura di questa serie prevedeva che Moro si presentasse come un leader politico nella prima puntata e che poi ricomparisse solo nell’ultima - dice il regista-. Certo c’è stata una libertà di invenzione che a uno storico potrebbe non piacere, ma in Fabrizio Gifuni che interpreta Moro c’è a un certo punto tanta sofferenza e rabbia. Lui parla di odio e in quel momento si concentra tutto quello che si legge nell’epistolario del grande statista». Scritta da Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi e Davide Serino, la serie racconta quello che avveniva all’esterno della prigione di Moro, ovvero nella sua famiglia, tra i capi della Dc, i brigatisti e in Vaticano.

Tra i personaggi di «Esterno notte», che sarà premiato agli EFA, gli Oscar europei, con l’Award for Innovative Storytelling: Francesco Cossiga (Fausto Russo Alesi); la moglie di Moro, Eleonora (Margherita Buy), Adriana Faranda (Daniela Marra), Papa Paolo VI (Toni Servillo), mentre i panni del segretario personale del pontefice bresciano, mons. Macchi, sono vestiti dall’attore di Lograto, Antonio Piovanelli.

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