Cultura

«Tra Edipo e Antigone», dibattito sull’essenza dell’essere umano

La Redazione Web
Venerdì a Palazzo Tosio a Brescia il confronto tra i professori Gherardo Ugolini, Maria Belponer e Gian Enrico Manzoni.
Tra Edipo e Antigone, la copertina del libro di Gherardo Ugolini
Tra Edipo e Antigone, la copertina del libro di Gherardo Ugolini
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Il classico dialogo, il dialogo su un tema classico. È quello a cui daranno vita Maria Belponer e il professor Gian Enrico Manzoni con Gherardo Ugolini, filologo e grecista, editorialista del Giornale di Brescia ed autore del libro «Tra Edipo e Antigone. Il mito tebano sulla scena attica e moderna». Sarà proprio questo suo volume al centro del confronto tra professori esperti di materie antiche.

Un incontro di alto livello, tra professori di materie classiche, ospitato dall’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti – Ets, nella sede storica di Palazzo Tosio, venerdì 11 aprile alle 17.30.
Il tutto riservato non soltanto ad esperti, ma anche a semplici appassionati o a curiosi di argomenti antichi quanto il mondo e che rappresentano la più profonda essenza dell’essere umano.

Si legge nel manifesto di presentazione della serata: «Edipo, Antigone e Tiresia, ma anche Giocasta, Laio, Creonte, Ismene, Polinice, Eteocle, Emone, Dioniso, Penteo, Agave, Cadmo: i personaggi del ciclo mitico legato alla città di Tebe e alla dinastia dei Labdacici svolgono un ruolo centrale nella produzione artistica antica e moderna. La loro apparizione nella letteratura greca è attestata fin dai primordi nell’epica omerica e i perduti poemi “Edipodia” e “Tebaide” raccontavano in modo sistematico le gesta di Edipo e dei suoi figli maschi Eteocle e Polinice. La materia tebana è stata oggetto anche della poesia lirica, ma fu il teatro tragico ateniese del V secolo a.C. il genere artistico nel quale i miti tebani trovarono una rielaborazione particolarmente efficace in forme che divennero presto modelli canonici di riferimento per la ricezione antica e moderna.

Il volume raccoglie vari contributi di Gherardo Ugolini, pubblicati nell’arco di quattro decenni, che spaziano dall’interpretazione dei drammi antichi all’analisi di casi significativi della ricezione moderna (Alfieri, Nietzsche, Hofmannsthal) e delle messinscene contemporanee».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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