Cultura

Dopo il NoSilenz arriva AForest: il programma del nuovo festival indie a Cigole

Dal 9 all'11 giugno torna a palazzo Cigola Martinoni il festival dedicato alla musica per spaziare tra indie rock, garage e noise
Gli americani Horse Lords: saranno loro a chiudere il festival AForest
Gli americani Horse Lords: saranno loro a chiudere il festival AForest
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Da giovedì a sabato prossimi la musica rock torna a vibrare nel parco di palazzo Cigola Martinoni di Cigole, in vicolo don Luigi Marconi 8, dopo due anni di sospensione forzata. Lo farà grazie a «AForest Festival», ereditando il testimone dal NoSilenz, che svolse la sua ventesima ed ultima edizione nel 2019.

Nel nome del «nuovo» evento vi è l’omaggio all’omonima e celebre canzone dei Cure, composta nel 1980 ed espressione del disco capolavoro del gruppo britannico, «Seventeen Seconds».

Il festival

«AForest Festival» è, dunque, una rassegna che cambia intitolazione, ma resta fedele alla tradizione e spazierà tra indie rock, garage, noise e altri suoni. In cabina di regia la neonata Associazione culturale Horatio!, capitanata da Giuseppe Mondini, Andrea Cogno e Carlo Doninelli, sorta con l’intenzione di continuare a dar voce alle varie espressioni del mondo della musica indipendente, in tutte le sue forme, con artisti sia italiani sia internazionali. Al suo fianco, come sempre, il Comune di Cigole e i volontari della ProLoco.

«AForest Festival» offrirà anche la possibilità di assaporare specialità enogastronomiche, curiosare tra le bancarelle vintage di abbigliamento e dischi, visitare la mostra dei lavori realizzati dagli artisti del Centro fumetto «Andrea Pazienza».

Il calendario

Primi a salire sul palco, nella serata di giovedì 9, saranno i Tamashi Pigiama, quartetto proveniente da Bergamo imperniato sull’alternative r&b, che mescola e sintetizza black hip-hop, soul e jazz. A seguire Broomdogs, alias Pier Ballarin (The Record’s), polistrumentista, cantante e produttore che con questo alias trova una sua declinazione da solista.

Venerdì 10 tre esibizioni: Liquidwords, Vera Di Lecce e Uochi Toki. Nel primo caso si tratta di una band che miscela punk e noise rock. Vera Di Lecce, invece, unisce loops elettronici e un uso della voce a metà strada tra nord Europa e tradizione salentina. Infine Uochi Toki: partita da un rap molto trasversale, la forma della band si è evoluta in continuazione cercando nuove espressioni tra arti visive, sperimentazioni sonore ed elettroniche. 

Tre esibizioni anche sabato 11, ultimo giorno del festival. Ad aprire gli Xiwt, una band super garage, che fa musica in ogni dove. Quindi The Jackson Pollock, un duo garage rumoroso super low-fi, viscerale e senza compromessi. A chiudere il quartetto a stelle e strisce Horse Lords, che farà assaporare al pubblico la musica di Baltimora. Il loro «The Common Task» è un disco coinvolgente e sperimentale allo stesso tempo, con influenze sia post-punk sia cosmiche e africane.

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito e le serate avranno inizio alle 20.30 (con apertura del parco dalle 18).

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