Cultura

Donizetti Opera parla anche bresciano con tre direttori e un regista

Alberto Zanardi, Aram Khacheh e Manuel Renga nella rassegna a Bergamo diretta da Riccardo Frizza
Riccardo Frizza, bresciano, direttore musicale della manifestazione - © www.giornaledibrescia.it
Riccardo Frizza, bresciano, direttore musicale della manifestazione - © www.giornaledibrescia.it
AA

Donizetti parla (anche) bresciano. Nell’anno che vede Bergamo, città natale del compositore, e Brescia unite dal titolo di Capitale italiana della Cultura, il festival «Donizetti Opera», promosso dalla Fondazione Teatro Donizetti, presenta un ricchissimo programma di eventi, che animeranno il capoluogo orobico dal 16 novembre al 3 dicembre, e si affida a ben tre direttori d’orchestra (e a un regista) della nostra città.

Riccardo Frizza, bresciano, direttore musicale della manifestazione, in sintonia con la direzione artistica di Francesco Micheli ha disegnato un programma accattivante che accosta riscoperte, riletture, cross-over e un’apprezzabile attenzione per la didattica e la divulgazione. Frizza sarà anche sul podio al Teatro Donizetti per uno dei momenti più attesi del festival, il recupero dell’opera donizettiana «Il diluvio universale», azione tragico-sacra che ha come protagonista Noè e la sua famiglia, avvolti in un viluppo di sentimenti e rivalità spazzato via dall’affresco sinfonico finale che dipinge la fine del mondo. Nella visione registica di MasBedo - duo formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, noto per il peculiare uso della videoarte - l’opera costituirà anche una riflessione, molto attuale, sulla sostenibilità della presenza umana sul pianeta.

Bacchetta bresciana è anche Alberto Zanardi, che il 2 dicembre dirigerà un’altra primizia, «Il piccolo compositore di musica» di Giovanni Simone Mayr, maestro di Gaetano Donizetti. Farsa scritta nel 1811, è un divertente esempio di metateatro, che mette in scena l’allestimento del saggio finale delle Lezioni Caritatevoli, scuola di musica fondata dallo stesso Mayr. Protagonista dell’opera è un giovanissimo Donizetti, ritratto come un simpatico sbruffone pieno di talento.

Anche nei progetti dedicati alle scuole la nostra città è protagonista. Aram Khacheh, direttore del Bazzini Consort e bresciano d’adozione, guiderà il Quartetto Gli Originali e il pianista Marco Regazzi in «Luce di Lammermoor», versione partecipata del capolavoro donizettiano curata dal regista e drammaturgo Manuel Renga, anch’egli bresciano. Un’occasione speciale per avvicinare bambini, ragazze e famiglie al mondo dell’opera.

Tra gli altri appuntamenti di spicco del festival, si segnalano «Lucie di Lammermoor», rara versione francese del melodramma che sarà diretta da Pierre Dumoussaud per la regia di Jacopo Spirei, il recupero di «Alfredo il Grande» con Corrado Rovaris sul podio e Stefano Simone Pintor alla regia e il sorprendente mix tra Donizetti e musica elettronica della nuova produzione «LU OpeRave» firmata da Mattia Agatiello con la direzione creativa di Stefano Libertini Protopapa. Il programma completo è disponibile sul sito www.donizetti.org.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia