Cultura

Daniele Silvestri, un live formato poker

Grande successo mercoledì sera per il concerto di Daniele Silvestri, sul palco principale della Festa di Radio Onda d' Urto. Il cantautore romano si è esibito in un live formato poker: pop, acustico, techno e funky davanti a tremila persone.
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Al pianoforte con "Le navi", crociera melodica e soffusa; tutta la band a massacrare la batteria di Piero Monterisi in un turbine di scoppi sulla coda di "Cohiba", cavallo di battaglia dal gusto rock caraibico. Questi l'inizio e la fine dello "S.C.O.T.C.H.", il live di Daniele Silvestri, in concerto mercoledì sera alla Festa di Radio Onda d'Urto.

In mezzo c'è tutto quello che il cantautore romano sa fare bene. Un bel po' di cose. Ad esempio il pop firmato in calligrafia elegante di "Acqua Stagnante" e "Sornione", i ritmi che s'alzano fino a far di "Datemi un benzinaio".

C'è una cover molto ben suonata, quella di "Io non mi sento italiano" di Giorgio Gaber, proposta come secondo brano di un set molto lungo. Le parole di Silvestri sfuggono come uno sterminato branco di gazzelle alla trappola della banalità e colpiscono sempre, sia quando sono impegnate, sia quando raccontano di scotti tagliolini al pesto (la celebre "Salirò").

La band del capitolino è composta da Maurizio Filardo alla chitarra, Gianluca Misti alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso e Ramon Josè Caraballo a tromba e percussioni e Piero Monterisi alla batteria. "Il mondo stretto in una mano" e "Monetine" sono proposte in versione unplugged, "Il mio nemico" è un capolavoro. Applausi da 3000 spettatori.

 

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