Col GdB venti intense storie di donne «Vittoriose»

Un giro del mondo, al femminile, di respiro internazionale. Che fa dei ritratti (tracciati con competenza) di signore il valore aggiunto di un viaggio fatto per dare parola, e ascoltare, donne che ce l’hanno fatta. Grazie a tenacia, preparazione, coraggio. Un fil rouge ben racchiuso nel titolo del libro «Le vittoriose. Storie di donne tenaci» che Eliana Di Caro, giornalista, vice capo servizio del supplemento culturale «Domenica» del Sole 24 Ore, dedica a una galleria di figure emblematiche dell’altra metà del cielo, incontrate e intervistate negli ultimi dieci anni di lavoro alla Domenica.
Il volume, con la prefazione di Francesca Rigotti, sarà in edicola da domani, sabato 7 marzo, e fino al 6 aprile, in abbinamento al Giornale Di Brescia e al Sole 24 Ore a 12,90 euro più il prezzo del quotidiano: solo domani, sabato, e domenica 8 marzo, sarà possibile usufruire di un buono sconto di 2 euro sull’acquisto da ritagliare sulle copie del nostro quotidiano in edicola da oggi a domenica.
Venti sono i ritratti di donna tracciati al lettore dalla Di Caro. «L’obiettivo era di offrire una galleria di storie di respiro internazionale. È bello avere una visione globale, che tenga conto anche di quello che succede fuori dai nostri confini» racconta l’autrice. Non è un caso che competenza e determinazione siano vocaboli ricorrenti. Nel libro e nella chiacchierata con la Di Caro. «Sono tutte donne - sottolinea - che hanno centrato i propri obiettivi. Che sono riuscite a realizzarsi o a superare difficoltà e sofferenze, grazie a professionalità, forza di non arrendersi, coraggio».
Certo, sono traguardi spesso frutto di grandissima fatica. «Sappiamo che ancora oggi, a parità di competenze e preparazione, le donne devono faticare più degli uomini per raggiungere certi obiettivi». Nella galleria in cui ci conduce per mano, in punta di penna ma con grande intensità, la Di Caro, incontriamo politiche, economiste, militanti, letterate, scrittrici, filosofe, attiviste per i diritti umani. Come la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, Yasmina Reza, scrittrice e autrice del libro da cui Roman Polanski ha tratto il film «Carnage», Nemat Shafik, divenuta nel 2011 vice direttrice esecutiva del Fondo Monetario Internazionale, ora alla guida della London School of Economics, Pinar Selek, attivista turca e rifugiata politica, costretta a vivere in esilio dal 2009. Storie di donne che sono anche un incoraggiamento per le giovani generazioni. «Un messaggio di ottimismo, la dimostrazione che non si è inesorabilmente destinate alla subalternità», chiosa la giornalista.
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