Cultura

Claudio Uberti: «La femminilità negata durante l’Olocausto»

Da lunedì «Bocche inutili» del regista bresciano. Nel cast Margot Sikabonyi e Lorenza Indovinaconf
Da «Un medico in famiglia» al campo di concentramento: l’attrice Margot Sikabonyi, principale protagonista - © www.giornaledibrescia.it
Da «Un medico in famiglia» al campo di concentramento: l’attrice Margot Sikabonyi, principale protagonista - © www.giornaledibrescia.it

«Il cinema ha raccontato tanti aspetti della Shoah, ma il tema della femminilità negata durante l’Olocausto è rimasto poco esplorato». Violenza sulle donne che si somma alle persecuzioni razziali. È questa duplice prospettiva, di dramma nel dramma, che il regista franciacortino Claudio Uberti (già noto per «Rosso Mille Miglia») fa convergere nel suo nuovo lungometraggio «Bocche inutili», in uscita nelle sale come film-evento da dopodomani, lunedì 25 aprile, e prodotto da Wellsee e Lucere Film in

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