Perché il film «KPop Demon Hunters» è un fenomeno senza precedenti

L’estate 2025 è stata segnata da un fenomeno che ha travolto il mondo dell’intrattenimento, partendo dallo streaming per allargarsi rapidamente alla musica e persino al cinema. Si tratta di «KPop Demon Hunters», il film d’animazione di Sony Pictures Animation distribuito da Netflix che ha conquistato un pubblico globale, diventando in poche settimane il titolo più visto nella storia della piattaforma, superando l’action «Red Notice» e stabilendo un primato difficilmente eguagliabile.
Un successo che non si è limitato al piccolo schermo ma che, grazie a una formula inedita, ha conquistato anche le sale cinematografiche e le classifiche musicali mondiali.
La storia
La trama ruota attorno alle Huntr/x, un trio di idol composto da Rumi, Mira e Zoey che si divide tra la vita da popstar e una missione segreta: combattere le forze oscure che minacciano l’umanità. Le ragazze hanno il compito di proteggere l’Honmoon, una barriera magica creata per tenere lontano i demoni e mantenuta viva dalla musica e dalle emozioni del pubblico.

Quando Rumi scopre di essere per metà demone e comincia a lottare con la sua identità, la band rischia di dissolversi e il destino del mondo di precipitare nel caos. Attraverso un percorso di amicizia, accettazione e coraggio, le Huntr/x cercano di realizzare la leggendaria Golden Honmoon, ultimo baluardo contro il male. La storia fonde spettacolo e introspezione, ma non mancano continui riferimenti alla cultura pop coreana e temi universali sulla crescita e l’appartenenza.
Record impressionanti
Il successo del film è attestato da cifre impressionanti. Su Netflix ha totalizzato 236 milioni di visualizzazioni, conquistando in appena dieci settimane la vetta della classifica dei titoli più visti di sempre.
Ma l’exploit non si è fermato allo streaming: la speciale versione sing-along (un’edizione speciale del film proiettata nei cinema con i testi delle canzoni in sovrimpressione sullo schermo, così che il pubblico possa cantare insieme ai personaggi durante le sequenze musicali) distribuita nei cinema statunitensi a fine agosto, ha incassato tra i 18 e i 20 milioni di dollari, diventando il primo film originale Netflix a debuttare direttamente in cima al box office americano – almeno secondo le stime: la piattaforma non condivide i dati sugli incassi e la cifra è certificata solo da terze parti. Un traguardo che ha confermato l’appeal del titolo anche fuori dalla piattaforma, trasformandolo in un evento culturale capace di catalizzare l’attenzione globale per settimane.
La canzone e il segreto del K-pop
La colonna sonora ha fatto il resto, trasformando il film in un fenomeno multimediale senza precedenti. L’album ha debuttato nella Top 10 della Billboard 200 e si è imposto al primo posto della classifica Soundtrack, mentre il singolo principale «Golden» ha raggiunto la vetta della Billboard Hot 100.
Per la prima volta nella storia, quattro brani di una stessa colonna sonora sono entrati contemporaneamente nella Top 10 americana, un risultato che ha consacrato le Huntr/x come icone non solo animate ma musicali a tutti gli effetti. Nel Regno Unito, la colonna sonora ha guidato la Official Soundtrack Albums Chart e in Corea del Sud i brani hanno dominato la Circle Chart, la classifica ufficiale del Paese, confermando un impatto globale che raramente si era visto per un titolo nato come film d’animazione.

Il segreto di questo successo musicale è da ricercare nella qualità e nella strategia dietro ai brani. Alla produzione hanno lavorato figure di spicco del panorama K-pop e internazionale, come Teddy Park e Lindgren, che hanno cucito addosso al progetto canzoni capaci di funzionare sia nel contesto narrativo sia come singoli indipendenti. La presenza di star reali come tre membri delle TWICE, che hanno interpretato una versione speciale di «Takedown», ha garantito credibilità immediata presso il pubblico K-pop. Brani come «Golden» sono stati descritti come inni pop positivi e trascinanti, capaci di parlare di crescita, amicizia e accettazione in un linguaggio universale.
Fenomeno social
A ciò si è aggiunta la viralità social: su TikTok e Instagram le canzoni sono state protagoniste di challenge e coreografie replicate da milioni di utenti, amplificando la diffusione ben oltre i confini del film e portando a un aumento vertiginoso degli ascolti e della programmazione radiofonica anche negli Stati Uniti.
Il fenomeno ha raggiunto persino lo sport: durante gli US Open 2025 Novak Djokovic ha festeggiato una vittoria ballando sul campo la coreografia di «Soda Pop», dedicandola alla figlia Tara nel giorno del suo compleanno, un episodio che ha avuto grande risonanza mediatica e ha confermato la penetrazione culturale della colonna sonora. L’uscita dell’album in versione digitale, CD e vinile ha infine consolidato il fenomeno, portandolo dalle piattaforme online ai negozi fisici.
Di fronte a una simile ondata, Netflix e Sony non potevano che avviare immediatamente le trattative per dare il via libera a un sequel. Non c’è ancora una conferma ufficiale, ma tutto lascia pensare che l’avventura delle Huntr/x sia solo all’inizio e che «KPop Demon Hunters» si stia preparando a diventare un franchise di lungo corso, pronto a unire ancora una volta cinema, musica e cultura pop in un unico, potente fenomeno globale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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