Cinema

Buona la «prima» per il Cinema Moretto: la riapertura convince i bresciani

Le prime spettatrici a entrare ufficialmente sono state tre bambine: il patron David Quilleri ha offerto loro il biglietto, come da tradizione
LA PREMIERE DEL CINEMA MORETTO
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È toccato a «Foglie al vento» di Aki Kauriskmaeki - la commedia finlandese don Alma Poeysti e Jussi Vatanen - aprire ufficialmente al pubblico le porte del Cinema Moretto, recentemente ristrutturato dalla famiglia Quilleri (quella del Regno del Cinema di cui fanno parte Multisala Oz e Cinema Sociale) e protagonista di un altissimo hype negli ultimi giorni.

Dopo l’inaugurazione a porte chiuse di sabato scorso, infatti, le foto sui social e gli articoli diffusi dalla stampa hanno fatto alzare le antenne di bresciani e bresciane, se non altro per il concetto tutto nuovo di «cinema boutique». Nuovo, ma con un dettaglio antico che conserva familiarità: la scritta al neon in elegante corsivo è rimasta a osservare dall’alto Piazzetta Sant’Alessandro.

  • La riapertura del Cinema Moretto
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    La riapertura del Cinema Moretto
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    La riapertura del Cinema Moretto

Le prime spettatrici a entrare ufficialmente nel cinema per acquistare il biglietto sono state tre bambine: erano lì per «Wish» delle 14.45 e il patron David Quilleri ha offerto loro il biglietto, come da tradizione. Lo fece anche 25 anni fa alla Oz in via Sorbanella: era il 1998 e si trattava della prima multisala in città. Fu una grande festa. Anche oggi l’atmosfera era festosa ed eccitata, seppur più tranquilla, in linea con i giorni lenti e miti post-Natale.

Le sale

La Sala Centrale - una di quelle da 25 posti - era già prenotata per metà e all’apertura delle porte, appena dopo le 14, c’era già una discreta folla. Non solo per i film, ma anche per un cappuccino caldo del bar e per l’atmosfera rilassata di questo cinema che nel biglietto leggermente più costoso rispetto alle sale sorelle (16 euro) promette estrema comodità, eleganza e ampia scelta di titoli, grazie alle quattro sale, ognuna con un nome di un vecchio cinema cittadino: Astra, Centrale, Adria e Super.

Non a caso qualcuno era già lì semplicemente per lavorare quietamente al pc o per fare merenda prima della proiezione. Come la famiglia di Concesio che ha scelto «Wonka» e che è arrivata mezz’oretta prima dell’ingresso in sala: «Avevo voglia di rivederlo aperto», ci dice la mamma. «Me lo ricordavo completamente diverso», sorride il papà. Merenda e famiglia, due elementi su cui Quilleri pone l’accento: «Saremmo davvero contenti se il Moretto diventasse un luogo di ritrovo non solo per il cinema, ma anche per il bar. E speriamo anche che le famiglie si sentano a casa».

Tra le promesse del Cinema Moretto, oltre alla comodità e alla raffinatezza, c’è l’ampia gamma di titoli proposti, per tutti i gusti e con diverse proiezioni in lingua originale sottotitolata (sempre più richiesta e apprezzata anche dalle persone con disabilità uditive). Già ieri sono stati numerosi i film proiettati nella nuova sala del centro storico e da essi si intuisce la varietà.

Oltre a «Foglie al vento» sullo schermo sono passati «C’è ancora domani» di Paola Cortellesi, «La chimera» di Alba Rohrwacher, «Napoleon» di Ridley Scott, «One life» di James Hawes, «Un colpo di fortuna» di Woody Allen, il film d’animazione «Wish» e la nuova versione di «Wonka» di Paul King con Timothée Chalamet e Hugh Grant. C’era pure «Ferrari» di Michael Mann: un’occasione per vedere Brescia sul grande schermo, dato che alcune scene furono girate proprio in città circa un anno fa.

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