Cultura

Chef Antonio Mondini in tv: «Un antipasto di pesce per vincere»

Lonato e un suo cuoco pronti per le telecamere della terza stagione del concorso «Il Miglior Chef Italia»
Chef Mondini all'opera
Chef Mondini all'opera
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Lonato e un suo cuoco pronti per le telecamere della terza stagione del concorso «Il Miglior Chef Italia». Per Antonio Mondini - nato a Esine, ma cresciuto nella località gardesana dove guida la cucina del ristorante-pizzeria «Silvano» dei lonatesi Silvano e Giuseppe Bulgarini - sarà come preparare un menù perfetto: dopo il «primo» che l’ha visto fra i 100 concorrenti, dopo il «secondo» che l’ha portato fra i 30 selezionati, ora spera di chiudere col... «dessert» d’una dolcissima qualificazione alla finale a tre, per poi tentare di coronare con vittoria finale la partecipazione al tv-contest promosso da Gis Platinum e televisivamente curato da Julius Production per Canale Italia (digitale terrestre e canale 821 Sky).

«In questi giorni - spiega al telefono il giovane maestro di cucina - concorderò l’appuntamento con la troupe e i giudici che verranno a filmare la mia prova. Penso che si girerà fra questo mese e luglio, essendo io fra i pochissimi concorrenti nel Nord Italia. E sono in contatto col Comune: vorrei che nel video apparissero, oltre al locale e alla Rocca, altri bei siti delle nostre parti». La messa in onda sarà in inverno, forse a dicembre: sarebbe un regalo per il suo trentesimo compleanno, l’8.

Il piatto

Quanto al piatto da sottoporre ai giudici, Antonio ha deciso per un antipasto di pesce con varie lavorazioni: «Sarà un altro piatto estremo, mi piace osare, mettere a frutto lo studio della chimica degli alimenti: l’anno scorso ho cucinato un cotechino in doppia cottura con tartare di scampi, carpaccio di ricciola, salsa giapponese ponzu, polvere di pomodoro piccante e puntarelle. Da mesi mi alleno invece su un antipasto di pesce con passaggi tecnici molto complicati: dopo le due qualificazioni precedenti punto a vincere».

La storia

Di sé, lo chef del «Silvano», dove approdò giovanissimo 11 anni fa, dice: «Sono nato a Esine, ma all’età di due anni ci siamo trasferiti sul Garda per il lavoro di papà impegnato a costruire il centro storico a Desenzano. Ho studiato al desenzanese alberghiero Caterina de’ Medici, poi stage al "Kapperi", "Cascina Maggia" e allo stellato "Osteria da Pietro" a Castiglione. Infine da "Silvano" e nonostante varie richieste non ho voluto spostarmi: ho trovato famiglia. Nel 2000 ho dato uno scossone e da sola cucina di pizzeria siamo cresciuti a buonissimo livello».

Antonio condivide la sua crescita con la fidanzata Alessia, di Bedizzole, che lavora in sala da «Silvano». Amore&cucina, insomma, ricetta perfetta. Chissà che non trionfino anche al concorso culinario di Canale Italia.

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