Cultura

«Beautiful», trent'anni di nozze, nascite e amori: i numeri

Era il 4 giugno 1990 quando in Italia andava in onda per la prima volta quella che sarebbe diventata la soap opera più popolare del mondo
  • Trent'anni di Beautiful: le foto
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AA

Cento matrimoni celebrati. Ventidue bambini nati e sempre 22 personaggi passati a miglior vita, di cui 3 resuscitati e 3 in visita dall’aldilà. 4160 ore di girato, 8300 puntate, oltre 374.000 agine di copione, più di 1700 set allestiti. Tutto questo - e molto di più - ha raccontato «Beautiful», che da ben tre decenni va in onda tutti i giorni: attualmente dal lunedì al sabato, alle 13.40 su Canale 5.

La «soap opera più popolare del mondo» - nominata così dal Guinness dei primati - festeggia i suoi primi trent’anni di vita. Era il 4 giugno del 1990 quando le storie, gli intrighi e gli amori della ricca e potente famiglia Forrester entrarono nelle case degli italiani, dando vita a un vero e proprio fenomeno di costume. Da quel momento Ridge, Brooke, Eric e Stephanie sono diventati personaggi familiari, citati, e parodiati: vere e proprie icone in Italia e nel mondo. La saga made in Usa è diventata, per milioni di italiani e soprattutto di italiane, una rassicurante abitudine: per quanto ripetitive e scontate possano essere le storie o inverosimili gli sviluppi di una vicenda, per quando i personaggi siano stati interpretati - negli anni - da diversi attori, con effetti stranianti (come quando Ronn Moss ha lasciato il ruolo di Ridge all’attuale interprete, Thorsten Kaye), tuttavia il pubblico di «Beautiful» non è mai venuto meno, e ogni volta che la soap ha girato qualcuna delle sue puntate in Italia è stato delirio di fans.

Con le romantiche storie familiari - tra glamour e moda - la serie ha anche attuato una sensibilizzazione del pubblico su importanti tematiche sociali. Per esempio, nel 2001, il personaggio di Antonio Dominguez ha rivelato la sua sieropositività; nel 2015, «Beautiful» ha trattato il tema transgender con il personaggio di Maya Avant, guadagnandosi così una nomination ai Glaad Awards. E in altri momenti si è parlato di abusi sui minori, cancro e del problema dei senzatetto, al quale la ricca famiglia Forrester per volontà della capostipite Stephanie ha dedicato una fondazione.

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