La storia di Brescia in fotografia: in Carmine la mostra di Pellegrini
Molti suoi scatti sono familiari ai lettori e alle lettrici del Giornale di Brescia: la sezione «Come eravamo» del quotidiano da sempre attinge dal suo archivio. Parliamo di Giuseppe Pellegrini, storico fotografo che con le sue macchine ha immortalato la storia della città e dei suoi abitanti.
Ora i suoi preziosi scatti saranno visibili al pubblico: il Museo nazionale della fotografia in contrada del Carmine a Brescia ospiterà dal 12 luglio – giorno dell’inaugurazione – la mostra «Attimi di vita bresciani».
La mostra
A cura di Luisa Bondoni, l’esposizione sarà un corposo excursus nella produzione di Pellegrini, socio del Cinefotoclub fin dalla sua fondazione, affezionato al bianco e nero e testimone di moltissimi eventi della storia cittadina e della provincia. Le sue fotografie sono parte del Cinefotoclub: la figlia Laura le ha donate all’associazione insieme a numerosi negativi.
Neorealista, Pellegrini ha immortalato con la Leica i luoghi e le persone, fermando su carta scorci che non esistono più e angoli che nel tempo si sono trasformati, descrivendo con un occhio il più possibile discreto manifestazioni, eventi storici, fatti eccezionali e quotidianità.
Gli scatti
Tra gli scatti in mostra ci saranno la gara ciclistica Trofeo Guizzi, i Mondiali di Spagna del 1982 seguiti dai bresciani sulle tv di Iperdue sotto ai portici, la visita del 1982 di Karol Wojtyła a Brescia e l’Orient Express il 27 settembre 1977 alla stazione di Brescia, ma anche la festa della Luna in Maddalena nel 1977.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 7 settembre (mart-merc-giov 9-12, sab-dom 16-19). Il museo chiuderà per ferie dal 4 al 31 agosto.
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