Com'è che il diamante è diventato il simbolo dell'amore eterno

In principio fu un semplice anello. Poi, ad impreziosirlo, arrivò il diamante. La promessa dell’amore eterno passa da lì, dall’ormai celebre «solitario». Negli ultimi mesi sono due le proposte di matrimonio che hanno catturato l’attenzione del mondo: quella a Georgina Rodríguez, compagna di Cristiano Ronaldo, e quella alla popstar Taylor Swift. Due donne diversissime, unite da un filo comune: un anello di fidanzamento che ha fatto il giro del web.
Non è un caso. Da secoli, l’anello è diventato il simbolo universale di promessa e amore eterno. Ma come è nata questa tradizione? La storia dell’anello di fidanzamento è un affascinante viaggio tra antichi riti, regali regali e campagne pubblicitarie che hanno cambiato il costume.
Dall’antica Roma ai primi diamanti
Le origini dell'anello di fidanzamento risalgono all'antichità, con i Romani che si scambiavano semplici anelli come segno di proprietà o fidanzamento. Questi primi anelli erano spesso fatti di ferro e rappresentavano un gesto pratico piuttosto che romantico. L'usanza di donare un anello con una gemma si sviluppò durante il Medioevo, quando si credeva che le pietre preziose avessero significati simbolici. I rubini erano associati alla passione, gli zaffiri alla fedeltà e gli smeraldi ai nuovi inizi.

Il primo anello di fidanzamento con diamante di cui si abbia memoria fu quello donato nel 1477 dall’arciduca Massimiliano d’Austria a Maria di Borgogna. Un gioiello che sancì l’associazione tra diamanti e potere, pur restando a lungo un privilegio per pochi.
Lo slogan che ha cambiato tutto
La svolta arrivò alla fine dell’Ottocento, quando le miniere sudafricane resero il diamante molto più diffuso. Uno slogan iconico consacrò la preziosa gemma a simbolo di amore eterno, quello della società De Beers nel 1947, titolare di una delle campagne pubblicitarie più celebri della storia: «Un diamante è per sempre».

Il genio della campagna fu la sua capacità di collegare le proprietà fisiche del diamante – la sua durezza e resilienza – alla natura duratura del matrimonio. L'idea si radicò e l'anello di fidanzamento con diamante divenne un fenomeno culturale.
Tendenza XXL
Se l'anello di Elizabeth Taylor (un massiccio 33,19 carati) ha segnato un'epoca, la tendenza contemporanea porta l'ostentazione a un nuovo livello. Negli ultimi mesi, gli anelli di fidanzamento sembrano essere diventati molto più grandi.
La fidanzata di Cristiano Ronaldo, Georgina Rodríguez, ha mostrato un diamante ovale da 25-35 carati, tanto imponente da coprire metà della sua nocca e da scatenare un acceso dibattito online. Così come Lauren Sánchez Bezos ha sfoggiato a Venezia un rarissimo diamante rosa da circa 30 carati, un pezzo che, con il suo «forte impatto gravitazionale», non si limita a catturare la luce, ma la «afferra».

In questo contesto, persino l'anello di Taylor Swift – sebbene imponente con i suoi 7-10 carati – risulta «relativamente sobrio» se paragonato ai colossi di Rodríguez e Sánchez Bezos. A rendere speciale la gemma di Taylor Swift, tuttavia, non è la dimensione, ma la sua storia. L'anello, disegnato dal fidanzato Travis Kelce in collaborazione con la gioielliera Kindred Lubeck, presenta un diamante antico «mine-cut» risalente al XVIII o inizio XIX secolo. Come spiega Garret Weldon, presidente della Irish Antique Dealers Association, si tratta di una delle pietre più rare che si possano trovare, la cui rarità deriva dal fatto che all'epoca l'estrazione era quasi interamente un processo naturale.

Perché gli anelli (sui social) sono sempre più grandi
Se un tempo le gemme più grandi erano un'esclusiva dei monarchi, oggi il panorama economico è radicalmente cambiato. Milionari di Silicon Valley, magnati della tecnologia e celebrità godono di una capacità economica senza precedenti, e gli anelli sono diventati un modo per ostentare apertamente il proprio status. A ciò si aggiunge l'era dei social media: con l'avvento di piattaforme come Instagram, la «ring shot» — la foto dell'anello appena ricevuto — è diventata un rituale quasi obbligatorio.
Questo ha creato un'aspettativa distorta sulle dimensioni della gemma, poiché più l'anello è grande, maggiore è la visibilità e l'ammirazione che può generare online. Infine, gli avanzamenti tecnologici hanno reso più facile per i gioiellieri lavorare un diamante grezzo e massimizzare la sua resa. Grazie a tecniche di taglio digitali, e non più solo manuali, è possibile ottenere pietre finali più grandi, alimentando ulteriormente questa tendenza.
I dieci anelli con diamante più iconici
La strada del diamante è costellata da alcuni pezzi davvero leggendari, ognuno dei quali racconta una storia di amore, potere e stile duraturo. L'anello di Elisabetta II era semplice ed elegante, un diamante solitario da 3 carati proveniente dalla tiara della madre del principe Filippo. Grace Kelly ricevette dal Principe Ranieri III un anello Cartier con un diamante taglio smeraldo da 10,47 carati. L'anello di Jacqueline Kennedy era un design Art Déco unico, con uno smeraldo e un diamante affiancati, mentre la già citata Elizabeth Taylor sfoggiava un pezzo leggendario: lo splendido diamante Krupp da 33,19 carati regalatole da Richard Burton.

Tra le star più recenti, spiccano l'impeccabile diamante taglio smeraldo da 18 carati di Beyoncé e l'anello colossale da 35 carati di Mariah Carey. Più personali sono gli anelli di Meghan Markle, disegnato dal principe Harry con diamanti della Principessa Diana, e quello a forma di cuore di Lady Gaga. Infine, non si possono dimenticare il diamante rosa da 6,1 carati di Jennifer Lopez e l'impressionante diamante taglio a cuscino da 15 carati di Kim Kardashian.
Non solo diamanti
Mentre i diamanti dominano la scena, alcuni degli anelli di fidanzamento più belli e significativi della storia hanno dimostrato che il simbolo dell'amore non si limita a una singola pietra. L'anello di Kate Middleton, che un tempo apparteneva alla principessa Diana, è un famoso zaffiro ovale da 12 carati circondato da 14 diamanti. Un rubino è la gemma scelta dal principe Andrea per Sarah Ferguson, un omaggio al colore dei suoi capelli, mentre Halle Berry ha ricevuto un anello con uno smeraldo incastonato in una fascia d'oro martellato, una scelta decisamente non tradizionale.

Anche Victoria Beckham, pur avendo una vasta collezione di anelli di diamante, ricevette da David il suo primo anello di fidanzamento con un semplice ma elegante diamante taglio marquise. Infine, l'anello «toi et moi» dell'imperatrice Giuseppina Bonaparte, donatole da Napoleone, presentava due gemme a forma di lacrima: un diamante e uno zaffiro.
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