Ale & Franz piccoli uomini su una panchina tra le nuvole

«Respireremo aria precaria». Messa così è una tragedia, ma se la battuta è di due neonati con i buffi faccioni di Ale & Franz... Oh fly! Qui c'è da ridere: dai vecchietti alla bocciofila che giocano a scopa, brindano e battibeccano, a due anime che si stanno per reincarnare. Per spazzare via il fumo bianco dell'aldilà basta una manata, che dà il via allo sketch.
«Aria precaria», l'ultimo spettacolo teatrale di Alessandro Besentini e Francesco Villa, condisce attorno ad un filo di leggera malinconia tutta la sapienza degli assurdi meccanismi comici del duo zelighiano «della panchina». La logica quasi matematica di botta e risposta, giochi di parole, ribaltoni finali che spiazzano e scambiano vincenti e perdenti.
Risata, stupore, un po' di riflessione morbidamente porta a ritmo di gag: successo quasi inevitabile, decretato dal tutto esaurito (più i molti rimasti senza biglietto)e da una platea entusiasta al Palabrescia, per il primo show teatrale dell'anno.
La regia di Leo Muscato sottolinea il sapore surreale delle scene: un grande schermo bianco, da cinemascope, si colora di giallo tramonto, piuttosto che di viola-sala d'aspetto per padri in attesa di nascituri, o grigio-azzurro cielo per anime in camice bianco.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato