Cultura

A Venezia l'inedito di Olmi ritrovato a Brescia

Il documentario inedito è stato ritrovato negli archivi della Fondazione Micheletti da un archivista dell’Istituto Luce e da un collega del Musil
OLMI INEDITO AL LIDO
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«La mia ingenuità e il suo naso». Il naso, ripete Stefano Guerrini, responsabile del Musil di Rodengo Saiano, è il fiuto cinematografico di Maurizio Orsola, archivista del Luce.

È un giorno della scorsa primavera quando Orsola e Guerrini, alle prese con una ricerca sulle pellicole degli anni Dieci e Venti del Novecento, aprendo alcune scatole, quattro per l’esattezza, del fondo Cinestabilimento, sulle quali è stampigliata l’enigmatica sigla «T. S», sfiorano con mani, incredule ed emozionate, un inedito di Olmi.

Al lentino il mistero si svela: «T.S: giovanile» sta per «Tentato suicidio nell’adolescenza» e l’opera - il Luce ha provveduto al restauro e alla digitalizzazione - non risultata mai essere stata proiettata in pubblico, e non figura in alcuna delle filmografie del regista.

Olmi non ricorda di averlo girato. Lo rammenta invece, svelano dal Luce, la moglie del regista, Loredana Detto, Guerrini, con il critico cinematografico Tatti Sanguineti, nell’incontro pomeridiano alla Villa degli Autori al Lido, che riavvolge il nastro delle ore della scoperta.

«Ci sono capitati tra le mani quattro rulli degli anni Sessanta - racconta Guerrini - e il fiuto da archivista di Maurizio gli ha fatto subito intuire la scoperta». Tatti Sanguineti, che non risparmia una critica all’organizzazione della Mostra del Cinema - «questo documentario meritava una collocazione più importante, in un evento speciale» - chiosa: «È un documentario che respira l’aria del 1968, da un punto di vista inaspettato». 

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