Cultura

A Rezzato nasce il Festival internazionale d’Organo «Silvana Tirini Bonometti»

Otto concerti al Santuario Valverde Apre il 22 ottobre Ghielmi, chiuderà in maggio Ton Koopman
La presentazione del Festival - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del Festival - © www.giornaledibrescia.it
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Un organo prestigioso come il Giuseppe Bonatti datato 1713, un luogo di grande bellezza religiosa e storica come il Santuario della Madonna di Valverde a Rezzato, la lungimiranza di una famiglia di imprenditori, quella di Marco e Franco Bonometti delle Officine Meccaniche Rezzatesi (Omr), che mette a disposizione del territorio e non solo la propria forza economica al servizio della cultura... Nasce così il primo Festival internazionale d’Organo «Silvana Tirini Bonometti», nel nome dell’amatissima mamma (mancata nel maggio del 2020).

La rassegna prenderà il via domenica 22 ottobre, alle 18.30, con il maestro Lorenzo Ghielmi, per terminare il 5 maggio con una celebrità di caratura internazionale come l’ottuagenario Ton Koopman, definito «il più grande interprete oggi esistente del repertorio antico, in particolare quello barocco».

A presentare l’iniziativa sono stati ieri, nell’aula magna della Omr, oltre ai fratelli Bonometti l’assessore alla Cultura Elena Bonometti, don Stefano Bertoni, parroco di Rezzato, e Giorgio Benati, che del festival è il direttore artistico (oltre ad averlo ideato con la stessa Bonometti).

«È una iniziativa culturale – ha sottolineato Marco Bonometti – per valorizzare l’organo e il santuario, chiesa nella quale la mamma si era sposata in un tempo difficile come quello della guerra, dove trovò un senso di speranza e dove poi è andata ogni giorno. Ma anche una scelta che penso possa dare soprattutto ai giovani l’opportunità di riscoprire la musica, trovando magari la stessa speranza in un tempo molto confuso». L’assessore alla Cultura lo definisce «un festival grandioso, che lascerà il segno, in un luogo che merita di essere valorizzato». Dello stesso parere don Stefano Bertoni, che vede in questa rassegna anche «uno spazio che invita alla meditazione attraverso la musica».

Un organo eccezionale, il Bonatti rezzatese, strumento che il direttore artistico Benati ha paragonato ad una piccola «Ferrari», con i suoi 14 pedali contro gli attuali 32, il che presuppone che chi lo suona debba avere capacità particolari. Fu proprio Silvana Tirini Bonometti, nel 2001, a volere e finanziarne integralmente il restauro, compiuto dalla bottega di Giorgio Carli.

Sempre un brano mariano

In prospettiva, i concerti saranno in ogni edizione otto, lo spazio temporale sempre da ottobre a maggio, le date una volta al mese, di domenica, dopo la funzione pomeridiana. Nei programmi c’è l’obbligo di inserire almeno un brano mariano, da dedicare alla Madonna di Valverde.

Dopo l’apertura il 22 con Ghielmi, il calendario 2023/24 vede il 19 novembre alle 17.30 Enrico Viccardi; il 17 dicembre sarà la volta di Paolo Bottini. Si passa al 21 gennaio, sempre alle 17.30, con Ana Marija Krajnc. Poi i bresciani: il 25 febbraio alle 17.30 Luciano Carbone affiancato dal soprano Eleonora Mingardi, il 17 marzo alla stessa ora il 19enne Enzo Pedretti con Emanuele Maffullo all’oboe, il 14 aprile alle 18.30 Susanna Soffiantini. Chiude, come detto, il 5 maggio alle 18,30 Ton Koopman.

Per l’intero programma e altre info: www.bachconsortbrescia.com/festival-organo-tirini-rezzato.

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