Cultura

A Leno è tempo di Primo Maggio Rock Festival: quattro giorni di musica

Da domani a lunedì il parco Gino Vaia è pronto ad accogliere il consueto evento con concerti, stand e attenzione all'ambiente
I Monsterwatch, gruppo di Seattle, si esibiranno domenica a Leno - Foto Jones
I Monsterwatch, gruppo di Seattle, si esibiranno domenica a Leno - Foto Jones
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Stesso posto dal 2009, stessa voglia di divertirsi con la musica «che spacca»: sospensioni dovute al Covid a parte, il Primo Maggio Rock! Festival è un’istituzione immancabile nella Bassa Bresciana, capace di richiamare grande pubblico.

Così l’appuntamento per quest’anno si allarga come non mai, andando in scena nel parco «Gino Vaia» di Leno per quattro giorni: da domani a lunedì. E, come accade dalla prima edizione, nemmeno stavolta cambia la ricetta proposta dall’associazione culturale Baccano per fruire dello spettacolo, ovvero ingresso gratuito, con bar e cucina aperti dalle 18. Et voilà, il piatto è servito.

Non resta che attendere giusto qualche ora per vedere sul palco nel venerdì inaugurale il francese Jean Jean (un «funambolo» del math rock) e Cacao (duo strumentale ravennate, che mixa vari generi e influenze).

Sabato, nell’area dell’ex Ippodromo ecco invece una tripla portata, quasi del tutto a «chilometro zero»: sia il pianista e compositore Francesco Gennari sia il duo Gemini Blue (che nell’occasione presenta brani dell’album d’esordio uscito il 21 aprile, «Players will play, lovers will play») sono infatti bresciani doc; mentre gli Studio Murena (anch’essi reduci dalla pubblicazione dell’album «Sull’amore e altre oscure questioni», inciso con Ghemon) sono un gruppo rap di Milano.

Ancora: domenica 30 aprile lo spazio sarà accessibile dalle 12. Nome di punta di giornata sarà la scatenata punk band Monsterwatch, direttamente da Seattle (Stati Uniti), in scaletta insieme agli emergenti milanesi Bad Plug e ai rumorosi mantovani A/lpaca. Si chiude con il «botto» il primo maggio, con in scena una carrellata di artisti: da Futbolin a Liquid Words, passando per Frank Sinutre, Maciste e Nicol Bana.

Infine, doverosa una nota a margine (ma nemmeno troppo... considerato il periodo): da quando esiste, il festival lenese ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’ambiente. E nemmeno quest’anno mancano azioni concrete per rispettarlo: nello specifico, oltre a predisporre ovunque piazzole per la raccolta differenziata, gli organizzatori hanno scelto di limitare al massimo l’uso della plastica, favorendo la distribuzione di bicchieri riutilizzabili, acquistabili al costo di 2 euro. Un modo intelligente e virtuoso, questo, per far ecologia e raccogliere al contempo fondi per allestire il «Pmrf» del 2024.

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