Cultura

«Pota Boyz»: il gruppo di stand up comedy made in Brescia

Il noto collettivo specializzato in improvvisazioni si è fatto conoscere sui social. Domenica 12 febbraio in città il loro format di successo
Il gruppo di comici bresciani «Pota Boyz» - Foto presa da un video YouTube del collettivo
Il gruppo di comici bresciani «Pota Boyz» - Foto presa da un video YouTube del collettivo
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Perché non utilizzare la parola più utilizzata nel proprio territorio, marchio di fabbrica e di riconoscibilità (nonché oggetto di stereotipi) in tutto lo Stivale, per chiamare il proprio gruppo artistico? È il caso dei «Pota Boyz», il gruppo di sette comici professionisti di Brescia specializzato nei campi d'intrattenimento umoristico (tipicamente anglosassoni) dell’improvvisazione e della stand-up comedy.

Grazie al successo ottenuto soprattutto sul web, da gennaio il collettivo bresciano è impegnato nel «Pota Boyz Comedy Show», un tour di spettacoli che li condurrà in alcune città del Nord Italia, tra le quali Brescia, Bergamo, Bologna, Firenze, Torino e Milano, con il loro originale «format Pota Boyz».

L’appuntamento nella «Leonessa d’Italia» è fissato alle 21 di domenica 12 febbraio alla Latteria Molloydi via Marziale Ducos, ristretto ai soli maggiorenni. Biglietti acquistabili sul sito di Dice al prezzo di 11.50 euro.

I «Pota Boyz»

Il complesso di Brescia impegnato nel tour è formato da sei comici: Andrea Soleri, Tiberio Cosmin, Davide Sberna, Davide Omino, Giovanni Romano e Adriano Pariante (il presentatore).

Il numero consistente di partecipanti permette di creare un mix perfetto di irriverenza e professionalità, caratteristiche che i componenti del gruppo hanno acquisito nel corso delle esperienze di gavetta, ma anche partecipando ad alcuni show comici importanti nel panorama televisivo.

Il loro stile, basato su un linguaggio esplicito, formale e altamente colloquiale, mette in scena un alternarsi di brevi e difilate battute e ampi monologhi. Il tutto spaziando tra temi politici, sociali e argomenti frivoli e leggeri, andando talvolta a toccare - in vena esclusivamente umoristica - numerosi tabù della nostra società.

Il format originale

La serie di spettacoli proposti dai professionisti è composta da due momenti: nel primo, ognuno dei comici si esibisce in un pezzo personale di stand-up comedy per far conoscere al pubblico il proprio stile; nel secondo i comici, dopo aver appreso il tema suggerito dal presentatore o dagli spettatori in sala, si dilettano in un momento collettivo di improvvisazione, proponendo a turno battute e storie divertenti.

Un format che ha avuto molto successo sui social con video virali che hanno permesso di raccogliere più di 20 milioni di visualizzazioni totali tra TikTok, Facebook e Instagram.

Lo stile dello spettacolo si avvicina a quello visto in «Whose Line Is It Anyway?», lo show americano realizzato dai due produttori televisivi Dan Patterson e Mark Leveson dal quale prende a sua volta spunto «Prova prova sa sa», la versione italiana prodotta da Amazon Prime. Si avvicina, sì, ma la chiave bresciana chiarisce ogni dubbio sulla paternità delle idee, aggiungendo un tratto inimitabile.

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