Cultura

Omar: «Timore per quella febbre, ma ho la scorza dura»

Pedrini torna sul palco a Milano per uno showcase acustico (tutto esaurito) in una festa di Rolling Stone. L'intervista al rocker
Le parole di Omar Pedrini
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Quando un malore aveva fatto degenerare le sue condizioni di salute Omar Pedrini stava portando in tour per l’Italia il suo album «Che ci vado a fare a Londra?». Oggi, dopo l'operazione al cuore e la lunga convalescenza, il rocker ex Timoria viaggia tra tre strutture ospedaliere bresciane e prosegue la riabilitazione. Omar cura la sua voce ed è pronto a cominciare la sua «terza vita», dopo il secondo intervento al cuore in dieci anni.
 
Una vita che riparte dal palco. Mercoledì, 43 giorni dopo l’operazione, il cantautore ex Timoria torna sul palco per una serata al Basement di Milano organizzata da Rolling Stone. Il live è tutto esaurito. Si tratterà in realtà di un breve showcase acustico. Nulla di troppo faticoso. 
 
«Sono alla terza ed ultima fase del percorso di riabilitazione e di ritorno alla vita - racconta Omar -. Sapevo che sarei dovuto tornare in sala operatoria. Speravo solo di poter prima finire la tournée. Quando la febbre non passava, non lo nascondo, ho cominciato a preoccuparmi. Ma la mia scorza bresciana è dura. A chi si preoccupa per il mio ritorno così veloce sul palco voglio chiarire che sarà un mini-show, giusto per vedere quanto e come riesco a cantare. Un test...».
 
Una lunga intervista a Omar Pedrini sull’edizione del Giornale di Brescia in edicola mercoledì 19 novembre 2014 acquistabile anche su GdB Digital (dopo le 3 di notte).

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