Cultura

La prima edizione di «Duende», il festival di arti performative e tecnologie innovative

Si terrà a Brescia dall’1 al 10 dicembre, chiuderà il 2023 targato CTB e vuole essere «un approccio diverso al teatro»
Il CTB chiude il 2023 con il festival Duende
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Duende, nuovissimo festival di arti performative e tecnologie innovative, si terrà a Brescia dall’1 al 10 dicembre 2023: è alla sua prima edizione e il titolo significa «Il fascino che una persona percepisce davanti a un’opera d’arte». Progetto speciale del Centro Teatrale Bresciano, ha ricevuto un finanziamento per merito da parte del Ministero della Cultura e chiuderà così, in bellezza, gli eventi targati CTB per il 2023. 

«Cosa succederà alla creatività?», si chiedono gli organizzatori e la direttrice artistica Nadia Busato, riflettendo sulle nuove tecnologie digitali che sono in grado di imitare l’umano e ricreare la creatività. Il teatro e le professionalità performative dove dovranno guardare, insomma? Duende, rispondendo con performance ed eventi a questa domanda, vuole essere un approccio diverso al teatro e fornire un nuovo sguardo, dice il direttore artistico Gian Mario Bandera, che lo vede come occasione per scoprire realtà teatrali interessanti e per mettere il naso nei diversi tipi di fruizione del teatro, che sono entrati nella vita della città negli ultimi anni.

Il cartellone

I filoni seguiti saranno quello della prosa, dell’arte e delle esperienze partecipate, con il filo rosso rappresentato dal digitale.

Ad aprire il cartellone di prosa il 4 dicembre sarà la compagnia Anagoor, con uno spettacolo dal vivo privo di attori. A Brescia non erano mai stati (solo all’Odeon di Lumezzane) e qui porteranno «Mephistopheles. Eine grand tour». Seguirà il 5 dicembre una compagnia fortemente sperimentale, Licia Lanera, vincitrice UBU lo scorso anno. Il testo di «Con la carabina» è intenso e attuale e richiede una partecipazione vicina e a contatto con i performer. Il 7 dicembre sarà a Brescia Lacasadargilla, con «Il ministero della solitudine», un lavoro di scrittura collettiva che parla di solitudine urbana contemporanea, causata anche dall’abuso del digitale. Motus, compagnia che spazia tra i generi, porterà l’8 dicembre «Of the nightingale I envy the fate», con Stefania Tansini, che ha ricevuto il Premio UBU 2022 come miglior performer under35. Chiuderà il festival il 9 dicembre un’altra compagnia inedita a Brescia (fu sempre all’Odeon e al Delle Ali di Breno), Babilonia Teatri, con «Ok boomer. Anch’io sono uno stronzo», vietato ai minori di 18 anni.

Ospiti ed eventi collaterali

Ospiti per il filone più artistico saranno numerosi performer e artisti che proporranno a Brescia nei giorni del festival installazioni ed esperienze, come la prova Oculus per sperimentare una passeggiata nell’universo e un confronto tra due intelligenze artificiali in un dibattito retorico infinito. Tra gli eventi speciali ci saranno invece dei talk con le scuole superiori e le accademie d’arte.
Ci sarà anche una collaborazione con Fondazione Brescia Musei e il Cinema Nuovo Eden, con due prime visioni: il 10 dicembre Bertrand Bonello con «Coma» (dedicato alla figlia, sul tema dell’emarginazione e delle difficoltà degli adolescenti durante la pandemia, prendendo spunto da una casa delle bambole) e il 6 dicembre «Todos los males», di nuovo di Anagoor, primo film della compagnia veneta che parla della distruzione delle società precolombiane, usando i nuovi strumenti digitali. Dopodiché al Nuovo Eden arriverà anche Francesco Cara, attivista climatico, che parlerà di ambiente attraverso una selezione di cortometraggi nelle mattine del 7 (per gli studenti) e del 10 dicembre (per tutti).

Ci sarà la possibilità di sottoscrivere diversi abbonamenti o di acquistare i singoli biglietti a partire dalla prossima settimana, sul sito https://www.duendefestival.it/, e a breve arriverà anche un’App dedicata.

Il 10 dicembre, infine, ci sarà un secret party, di cui verranno date indicazioni più avanti e che vuole schiacciare l’occhio alle generazioni più giovani.

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